LAURELIGHT Deep In The Dark
Nella vita di tutti i giorni andiamo avanti come per inerzia sperimentando le stesse futili cose come in un loop senza fine. Un bel giorno all'improvviso siamo colti da una folgorante quanto destabilizzante rivelazione. La nostra vita non ci appartiene. Per un momento appare chiaro ai nostri occhi quanto siamo lontani da quella che da bambini pensavamo sarebbe stata la nostra vita. Allora cadiamo a pezzi e ci sembra di cadere in un'oscurità senza fine.
Ci sembra di sentire la voce urlante del nostro bambino interiore che ci chiede come sia potuto accedere che siamo diventati la caricatura di noi stessi. Realizziamo di aver perso completamente il senso della realtà e tutto quello che credevamo di sapere lo abbiamo dimenticato. Per quanto possiamo aver sofferto non dobbiamo soccombere a questa angosciante condizione ed è di fondamentale importanza riuscire a tirarsi fuori da questa oscurità.
Le parole in apertura di questo articolo riassumono il messaggio espresso nel nuovo singolo di Laurelight intitolato Deep In The Dark. Abbiamo avuto modo di conoscere Laurelight con i suoi singoli precedenti che ci avevano colpito per la qualità della musica e la profondità dei testi, soprattutto nel brano Peaceful di cui Deep In The Dark rappresenta un'ideale prosecuzione concettuale.
Nel testo di Peaceful il cantante ci suggeriva di lasciar andare il peso degli errori del passato per riacquistare la serenità mentale ed andare avanti con la nostra vita. In questo nuovo singolo è come se assistessimo alla messa in scena di un altro tipo di paura, ossia quella di perdersi. In questo incredibile brano elettro-pop vengono messe nero su bianco le emozioni e le sensazioni che si provano quando all'improvviso ci sentiamo smarriti e non riusciamo più a capire chi siamo e cosa stiamo facendo.
In quel momento di drammatica lucidità è come se vivessimo in un perenne attacco di panico. La musica che accompagna l'introspettivo testo si ispira ancora una volta alle sonorità della musica elettro-dark anni '80 che dipingono un affresco cupo e senza speranza. Le liriche si muovono attraverso una linea vocale che ci appare ancora più matura rispetto anche a Peaceful. Da un punto di vista vocale è riscontrabile un'accresciuta capacità compositiva sia in termini di metrica che di ritmica.
Le note scelte e le pause tra un verso e l'altro mettono in evidenza questi aspetti, soprattutto nel bridge prima del ritornello che ci appare geniale nella sua funzionalità. Dopo il secondo ritornello c'è uno special seguito da una breve sezione strumentale assolutamente struggente e disperata che descrive in maniera drammaticamente realistica la sensazione di smarrimento emotivo espressa dalle parole del brano. Questa sezione ci porta alla coda del brano in cui viene intonato per l'ultima volta il ritornello.
Con Deep In The Dark Laurelight fa di nuovo centro regalandoci un brano intenso e profondo in cui molte persone potranno immedesimarsi.