LAREDO'S BAG - Last Night

19.10.2022

Gli anni '60 sono spesso definiti affettuosamente i "Favolosi" perché il mondo stava vivendo il pieno boom economico del dopoguerra. Nascevano moltissimi bambini, e insieme a loro moltissime aziende che davano lavoro e stipendi decorosi alle persone che iniziavano a pensare a cose come le vacanze, le seconde case al mare o al lago o in montagna, le serate a teatro e al cinema o nei club. 

Si pensava ai vestiti, alle prime grandi pubblicità, al consumo e a tutto ciò che poteva rendere la vita più spensierata e allegra. Più frivola, in un certo modo, ma anche serissima. Dopotutto in America sono anche gli anni degli omicidi di John Fitzgerald Kennedy e di Martin Luther King, delle porte della rivoluzione culturale e sessuale del '68 dei diritti civili e della guerra in Vietnam, dei Beatles e dello sbarco sulla luna dell'Apollo 11. 

Quante cose importanti che hanno stravolto tutto il mondo, in appena un decennio. Eppure se ci mettiamo a pensare a quegli anni sicuramente la prima cosa a venirci in mente è altro. È l'allegria delle possibilità, della fiducia, del futuro.

Laredo's Bag ha appena pubblicato il suo singolo EP di debutto ufficiale, "Last Night". Con i suoi ritmi di danza swing avvincenti e jam retrò, l'incredibile energia della canzone ci fa già venire voglia di ascoltarne una seconda e poi una terza e ancora e ancora.

Allegra, movimentata e adorabilmente retrò, la canzone si apre con ritmi dance e musica di chitarra swing. L'artista racconta la storia di come ha trascorso la scorsa notte: c'è stato un incontro con una donna, c'è stato del romanticismo indubbiamente, forse c'è stato anche dell'altro. Con la musica che oscilla sulla punta delle melodie con un'energia sfrenata in sottofondo, la storia ci attira con i suoi dettagli e il suo dramma.


Con l'energia di "Jail House Rock" di Elvis Presley e "Hip To Be Square" di Huey Lewis, la musica ci fa ballare e saltare energicamente con gioia e gusto. Siamo trasportati e ancorati all'atmosfera retrò fatta tutta a tendine, carta da parati, dischi messi in salotto, Martini drink e pois ovunque tipica degli anni '60.

Anche lo stile della narrazione, gli accenti vocali, la storia stessa e il modo in cui i suoi personaggi si sentono emotivamente e amano e si raccontano è così adorabilmente vintage e vecchia scuola, in una maniera totalmente credibile e non artefatta (un punto di inizio veramente non male per costruire una carriera). Il suo fascino e la sua cavalleria sono iconici e senza tempo. È quasi come se fossimo passati attraverso la canzone e viaggiassimo verso tempi più semplici di divertimento oscillante e spensierato.

Funky e incontrollabile, il brano è incredibilmente divertente e coinvolgente. La sua configurazione e consegna insolite ci svegliano e ci fanno saltare su per ballare con tutte le nostre energue.

Vivace e calorosa come una torta di mele appena sfornata in un fumetto in bianco e nero, la traccia è un tonico dell'umore istantaneo, come una pillola della felicità. E forse proprio a questo ci servono le epoche e la musica che ce le ricorda, a immaginare altri mondi e altre versioni di noi intente a ridere per cose lievi e belle.