KRISTEN GRAINGER & TRUE NORTH - Buckeye State

18.11.2022

Alcune canzoni hanno un particolare potere evocativo, sia in termini mnemonici con la capacità quindi di proiettarci in un particolare momento della nostra vita, sia in termini di sensazioni.

Alla stregua delle Madeleine di Proustiana memoria, alcune canzoni sono come i profumi, i gusti ed i sapori che, secondo lo scrittore francese, appartengono al nostro vissuto e che ci tornano in mente qualora in modo più o meno volontario entriamo in contatto con essi.

Ognuno di noi ha sicuramente vissuto l'esperienza di risvegliare involontariamente alcuni ricordi o attimi della propria infanzia o adolescenza stimolati dall'incontro con un profumo o un determinato sapore.

L'effetto che dà questo brano, Buckeye State, funziona più o meno in questo modo. Non è la canzone in sé a generare un ricordo, nel senso che non si tratta di un brano che abbiamo ascoltato in passato che ora riscopriamo, ma è la tematica trattata a ricondurci ad un momento specifico della nostra esistenza.

Il momento che stiamo prendendo in considerazione è quello in cui si passa gradualmente dall'adolescenza all'età adulta. Quel momento in cui tutto è ancora possibile e non ci sono limiti al nostro potenziale.

Tutti abbiamo vissuto il periodo in cui si è giovani, vigorosi e sognatori. Nelle parole della cantante sono una guerriera, eravamo guerrieri viene stigmatizzata la condizione condivisa dai più di matrice idealista, comune negli adolescenti. 

Quando si ha la voglia di combattere, di cercare la verità, di quando esisteva ancora un obbiettivo, uno scopo.


Quando ci si apprestava ad entrare in una fase nuova della vita con la fiducia e la speranza tipica di chi non è ancora stato ferito dal mondo, prima quindi che il cinismo e le delusioni arrivino a distruggere l'idillio fatto di spensieratezza che è tipico di una certa età.

La canzone di Kristen Grainger & True North che stiamo esaminando si impone dolcemente a noi con le sue riflessioni intimiste attraverso la sua voce calda e delicata che si racconta, coadiuvata da una chitarra di gusto Folk col tipico incedere delle ballad Country, che non può non fare emergere in ognuno di noi una certa dolce nostalgia un po' malinconica.

Ma questa malinconia è tenue, sostanzialmente serena, perché significa che abbiamo vissuto, che in posto ci siamo stati.

L'artista ci consegna questo spaccato della sua vita con un brano di circa tre minuti che ci colpisce come una pacca leggera ed amichevole sulla spalla seguita dall'esclamazione: "Te lo ricordi come eravamo?"