KIT CITRINE - Midnight Masquerade

16.10.2022

Non sempre i messaggi forti devono essere dati con la forza, a volte la scelta della delicatezza richiede più coraggio e si dimostra altrettanto potente.

Potente come la voce di Kit Citrine, artista di Orlando. Eclettica, trasformista come le sue canzoni, capaci di toccare temi diversi in diversi generi e nell'insieme attivista per i diritti della comunità LGBTQIA+.

Midnight Masquerade è un viaggio nel suo io, un'autobiografia cantata, una storia scandita da canzoni che accarezzano i momenti più importanti della sua vita: dalla morte del padre alla pandemia del 2020, all'accettazione della sua sessualità. Il ritratto di una vita che può sembrare come tante altre e che con i suoi alti e bassi invece ci prova l'autentica unicità di cui ognuno di noi è capace semplicemente esistendo.

E' proprio il singolo da cui prende il nome l'album la prima pagina di questa storia: Midnight Masquerade è potente, impossibile da riprodurre a basso volume. L'uso prorompente della batteria ci trascina in un brano indimenticabile, da ascoltare ancora e ancora per darci il coraggio che meritiamo per vivere a questo mondo.

Stardust ci placa, ci fa sognare. Una melodia insospettabilmente dolce che ci racconta di un amore che non conosce limiti come il cielo notturno, trapuntato di stelle. Da quelle stelle, due anime che si rincorrono da migliaia di anni per ritrovarsi e compiere insieme qualcosa di simile a un miracolo. Una ballad che restituisce la speranza in un sentimento troppe volte dato per scontato.

E' con Radical che l'album inizia ad assumere tinte ancora più personali. Il brano, cantato con intensità disperata fuori dal comune, ci mette sul tavolo che cosa voglia dire combattere ogni giorno con sé stessi per incapsularci dentro stereotipi di perfezione continuamente richiesti dagli altri. Si percepisce distintamente il dolore dietro alla definizione di radicale, data solamente per la propria volontà di essere semplicemente chi si è sempre stati.


Zombie Outbreak è l'intermezzo giocoso, quasi carnevalesco con cui possiamo separarci per qualche istante dai temi importanti di tutto l'album. La colonna sonora perfetta per la sera di Halloween, tra un film dell'orrore e stuzzichini a forma di mummia preparati grazie ai tutorial imparati su internet.

Ma basta un momento di sollievo prima di sprofondare nell'introspezione? Hollow è la risposta più cruda e reale a questa domanda. Il dolore della perdita di qualcuno caro, così grande e così intenso da lasciare un vuoto impossibile da rappresentare in modo poetico: basta solo l'immagine di una scatola di fazzoletti vuota in un angolo, consumata e abbandonata dopo tutte le lacrime versate. Questa canzone è dedicata alla memoria del padre di Kit, scomparso recentemente. Un urlo di dolore mescolato a una melodia forte che non lascia respiro.

You Should Be Proud è una carezza potente, l'esempio di come detto poco sopra di quanto si possa trasmettere un messaggio forte con la gentilezza. Un inno alla sopravvivenza, all'andare avanti nonostante le incertezze e gli imprevisti della vita.

You're brave, and You should be proud, You've survived all your worst times, You're strong, and You should be proud.

Kit Citrine, raccontandosi all'interno di questo album semplicemente indimenticabile sembra raccontare anche parti di noi stessi che non pensavamo di avere. Maneggia in punta di dita sensazioni e ricordi con una naturalezza disarmante e una voce che si fa potente e carezzevole allo stesso tempo, come un vento destinato a portare lo scompiglio necessario ma solo per chi è pronto ad ascoltare.

In quindici brani si può ascoltare un profondo inno all'essere umani.