KIMI DJABATÉ - Dindin
Nella cultura di alcuni popoli dell'Africa Occidentale esiste la figura del Griot. Con questa parola di origine francese si intende un individuo che è sia un poeta che un cantore a cui viene attribuito il compito di conservare e tramandare la tradizione orale degli avi. In alcuni contesti storici il Griot ricopriva anche il ruolo di ambasciatore e di interprete.
Per la sua natura incline alla parola e alla musica il Griot è spesso un musicista. La musica è in grado di compiere grandi opere, veicolando attraverso le canzoni qualsiasi tipo di messaggio che può essere di grande sostegno per le lotte per i diritti o per sensibilizzare le persone su una determinata problematica di interesse comune.
Il cantante e polistrumentista Kimi Djabaté è un artista africano che porta avanti la tradizione Griot attraverso la sua ispirata ed impegnata musica. L'ultimo disco di Kimi si intitola Dindin (tradotto bambini), un album di undici brani in cui la musica tradizionale guineana si fonde con i suoni moderni e occidentali.
Lo strumento con cui è nata in Kimi la passione della musica e con cui è stato scoperto il suo grande talento è il bala, una sorta di xilofono africano. Il disco ha un sound decisamente tribale in cui è possibile apprezzare anche le varie influenze che rendono questo album un oggetto unico nel suo genere. La band che accompagna Kimi in questo disco è costituita da musicisti africani e portoghesi (attualmente l'artista vive a Lisbona).
Tra i vari generi che è possibile riscontrare nelle canzoni c'è il blues, l'Afro-beat, la musica cubana e molto altro. I testi delle canzoni toccano vari argomenti, anche molto seri, ma la loro trattazione non avviene mai in termini drammatici o tristi. L'intero album è permeato da un profondo senso di speranza e da quella solarità che paradossalmente è facile trovare nelle popolazioni che hanno maggiormente sofferto.
Tra i temi principali dell'album troviamo questioni sociali e politiche dell'Africa come la religione, il ruolo della donna e la questione relativa ai loro diritti, la povertà ed il diritto all'istruzione. Nel brano che dà il titolo all'album viene eviscerato il problema dello sfruttamento dei bambini e si insiste sul fatto che sia fondamentale educarli ad essere persone migliori, affinché anche il futuro della Terra sia migliore.
I temi trattati in questo album sono ovviamente molto sentiti dal cantante che si è trovato molto spesso ad affrontare sulla sua pelle quelle situazioni dolorose e problematiche di cui parlano le sue canzoni. Allo stesso tempo però è innegabile che gli argomenti trattati siano di carattere universale. Il messaggio di fratellanza, speranza ed ottimismo inviato da questo album dovrebbe portarci a riflettere e a riconsiderare più di un aspetto della nostra vita.