KILLAH TRAKZ - For The Love

24.09.2023

Mano a mano che cresciamo e diventiamo vecchi tendiamo a sviluppare una certa nostalgia per quello che è stato il nostro percorso di vita. Abbiamo l'impressione che poco o niente di quello che ci circonda oggi ci piaccia e ci convinca a pieno. Questo aspetto riguarda soprattutto la musica.

Tutte le produzioni degli ultimi vent'anni, salvo qualche rara eccezione, suonano più o meno nello stesso modo: asettico e patinato. La tecnologia ha livellato la creatività e la personalità di molti artisti, gettando tutto in un calderone che incontra i favori delle etichette più blasonate. Ci sono degli artisti però che rifuggono queste sonorità e assecondando il loro gusto ed il loro sentire decidendo di distaccarsi dalla massa per ritrovare un'autenticità che li rappresenti al meglio.

Le considerazioni in apertura di questo articolo sono valide per moltissimi generi musicali, non ultimo l'hip-hop. L'ultimo singolo di Esk e Killah Trakz intitolato For The Love (Radio Edit) è uno di quei brani che trovano il loro maggior pregio nel fatto di ispirarsi ad un periodo in cui il genere attraversava il suo periodo d'oro per creatività ed originalità. In questa traccia che è un vero e proprio omaggio a quella onestà creativa compiamo un viaggio indietro nel tempo e riscopriamo quello che era il vero spirito dell'hip-hop.

Il pezzo ha inizio con un ritmo ondeggiante e pieno di groove che ci catapulta immediatamente in un'ambientazione cupa e riflessiva che ha il suono della vecchia scuola. La base del pezzo rimbomba con forza trasmettendoci le nostalgiche vibrazioni dei suoni analogici.

A pochi secondi dall'inizio della traccia Killah comincia a rappare con il suo caratteristico lirismo incisivo e tagliente. Il sound del pezzo è coinvolgente e caldo e ci affascina con le sue sfumature retrò. La produzione del pezzo è eccellente e riesce a far risuonare la traccia come un classico del genere. La narrazione prosegue affrontando temi come perdita e delusioni, esperienze di vita che segnano e che vale la pena condividere con la massima onestà.

Il suono dello scratch interviene come in un complesso procedimento contrappuntistico in cui emerge con maggiore forza il testo della canzone. La nostra attenzione è tenuta in ostaggio sia dalle parole del brano che dal suo suono generale che ci trasmette quel senso appartenenza ad una scena, quella di metà anni '90, che ha segnato la storia del genere.

L'ascolto di questo brano è un'esperienza sonora gratificante che ci rimette in contatto con un tempo in cui si percepiva una maggiore creatività e autenticità negli artisti.