KEPA LEHTINEN - In The Heart Of Winter

12.03.2023

La stanza era rischiarata dalla luce del camino acceso che inondava l'ambiente col suo cupo chiarore. Mentre il fuoco scoppiettava il vecchio Harvey, seduto sulla sua poltrona. stava leggendo un libro di fiabe alla nipotina che lo ascoltava affascinata. Fuori dalla finestra la neve cadeva leggera e silenziosa come per non disturbare la quiete e la tranquillità di quella scena domestica. 

Quell'anno l'inverno era stato particolarmente freddo, costringendo le persone a rincasare presto e a passare le sere nel tepore delle loro case. La fiaba era finita ed ora ora di andare a dormire, ma la nipotina chiese un'ultima storia. Il buon Harvey era stanco, ma sorrise alla piccola e cominciò un nuovo racconto.

La scena che abbiamo appena descritto ci è stata ispirata dall'ascolto dell'ultimo disco del musicista finlandese Kepa Lehtinen intitolato In The Heart Of Winter, un affascinate raccolta di brani strumentali eseguiti da Pianoforte e Theremin.

Kepa Lehtinen è un compositore che crea e scrive musica per cinema e televisione e che in questo bellissimo disco ha deciso di mettere a nudo il suo carattere e la sua sensibilità con sette composizioni ispirate alle suggestioni invernali della sua Finlandia.

Gli inverni della Finlandia sono lunghi e bui e possono instillare un senso di tristezza nei suoi abitanti. Kepa Lehtinen ha saputo sfruttare quel sentimento per dare vita ad un disco estremamente affascinate le cui atmosfere morbide ed intime sembrano coccolarci come una malinconica carezza. 

 Nei sette brani dell'album quello che sentiamo è un dolce dialogo tra un pianoforte e theremin. La combinazione di questi due strumenti produce un atmosfera a metà tra sogno e realtà in cui è bellissimo perdersi. Il suono di questo disco è una magia a cavallo tra i Notturni di Chopin e le melodie di Eric Satie filtrate da un tocco di surrealismo.


Le parti di pianoforte non sono mai tracotanti, rasentano un minimalismo molto funzionale che mette in risalto le note vibranti e surreali del theremin. Tutte le composizioni sono permeate da una certa aria di mistero e inquietudine che ci fa pensare alle lunghe notti finlandesi.

Assolutamente coinvolgente, la voce del theremin è l'elemento che più ci ha colpito in questo disco. Simile al lamento di anime condannate a vagare su questa terra per sempre, il suo suono ci emoziona fino a farci venire la pelle d'oca. La cupezza di questo album non è spaventosa, è più simile alla triste contemplazione di qualcosa che si è perduto e che non possiamo più avere tra le nostre mani.

Il profondo romanticismo di questi brani è qualcosa che ci turba e ci attrae allo stesso tempo e che ci trascina in terre lontane dalla nostra come in un esilio crudele, ma necessario. Questo disco ci ha letteralmente stregato e ne consigliamo vivamente l'ascolto.