JUNK - Squakin Like A Bird

21.04.2023

Se è vero che l'invenzione di internet ha permesso a tutto il mondo di essere connesso e di scambiare informazioni in tempo reale è innegabile che l'uso che viene fatto dei social media abbia impoverito il livello culturale delle nuove generazioni che hanno perso qualsiasi capacità di giudizio ed annullato il loro spirito critico. In un intervento nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale a Torino nel 2015 Umberto Eco, famoso intellettuale italiano, espresse la sua opinione su questo argomento. 

Nel suo discorso Eco rifletteva su come questi mezzi di informazione abbiano dato voce a una legione di imbecilli. Le chiacchiere da bar fatte dopo un bicchiere di troppo venivano messe a tacere in quel contesto e non facevano danni. Oggi chiunque può dire una qualsiasi bestialità che viene accolta come verità assoluta e diffusa in rete. Purtroppo, allo stato attuale dei fatti, lo scemo del villaggio ha lo stesso diritto di parola di un premio Nobel.

La nota polemica che ha aperto questo articolo ci è stata ispirata dall'ascolto dell'ultimo singolo del duo artistico Junk intitolato Squaking Like A Bird. Abbiamo imparato ad amare questa band grazie ai singoli precedenti come Chromatose e They Call Me Old Man in cui abbiamo apprezzato la superba tecnica strumentale e la brillante inventiva dei suoi musicisti.

In questo nuovo brano dai ritmi hip-hop la band si scaglia contro quella fetta di popolazione totalmente dipendente da internet e dai social che crede a tutto quello che legge in rete, diffondendo contenuti palesemente fake come verità assolute che i poteri forti vogliono occultare alle ignare masse. La band affronta questo argomento con l'umorismo caustico che li contraddistingue consegnandoci un brano tutto da ascoltare.

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Il titolo della canzone, traducibile con Starnazzare come gli uccelli, si riferisce proprio a tutti quei soggetti che ripetono a pappagallo tutto quello che leggono in rete senza sincerarsi della veridicità delle fonti. Il brano comincia ironicamente con il verso degli uccelli a cui segue un riff di basso che ne ricalca la dinamica ed il suono. Due accordi di chitarra danno definitivamente il via al pezzo.

C'è una forte componente Jazz nel sound di questa traccia che al di là del provocatorio testo si sviluppa su un tappeto sonoro eccellente come sempre. Il testo viene snocciolato con naturale scioltezza intrattenendoci con le immagini evocate dalle parole. Il basso e il sax, (ma in realtà tutti gli strumenti) mettono la loro tecnica al servizio di un brano canzonatorio che sospettiamo essere solo un pretesto.

Gli strumenti sotto il cantato sembrano impegnati in una raffinata jam-session che cattura la nostra attenzione coi i suoi raffinati virtuosismi che vanno a costituire un accompagnamento di assoluto valore musicale. Ancora una volta quindi ci innamoriamo di questa band in grado di regalarci sempre grandi soddisfazioni!