JULIET CALLAHAN - Spotlight
La musica è parte integrante della vita di tutti noi. E' letteralmente impossibile trascorrere una sola giornata senza ascoltare nemmeno una nota. La musica è ovunque, può venire dal televisore, da una macchina in transito con lo stereo acceso, dalla casa dei vicini e perfino dalla filodiffusione dei supermercati. I nostri brani preferiti ci fanno compagnia e ci consolano nei momenti più tristi a sottolineare un momento infelice o a celebrare un evento gioioso.
E' innegabile che i maggiori fruitori di questa meravigliosa arte siano i giovani che imparano a conoscere il mondo e le sue dinamiche attraverso i testi delle canzoni che si configurano a quel punto alla stregua di consigli elargiti da un fratello maggiore che vuole erudirti sulla vita fuori dalle confortevoli mura di casa.
Juliet Callhan è una giovane artista che ha già catturato la nostra attenzione con il singolo Ghost Girl che parlava di tematiche adolescenziali e dei problemi relativi ai rapporti con le persone. Il suo ultimo singolo si intitola Spotlight ed è un brano che vuole spronare l'ascoltatore ad abbracciare il suo Io più autentico, scavando nel suo essere e scoprendo la sua vera natura.
Il brano è un brillante pezzo elettro-pop che cattura subito la nostra attenzione grazie alla linea di basso che apre il pezzo con il suo pulsante incedere dai toni futuristici.
Congiuntamente alla voce parte anche il resto della base che si sviluppa su un beat elettronico su cui i synth eseguono delle melodie sincopate che si trasformano in suoni scivolati a suggerire il moto spontaneo dei pensieri che si alternano nella mente nel continuo flusso della coscienza.
Questo moto perpetuo del nostro cervello è reso musicalmente da questi elementi costitutivi che si ripetono in loop per l'intera durata della traccia. La voce di Juliet ci appare suadente come sempre e in questo pezzo in particolare si muove su toni quasi sussurrati che hanno lo scopo di creare confidenza e complicità con l'ascoltatore caratterizzando così in maniera netta l'intero mood del pezzo.
L'atmosfera dominante del brano è ossessiva e quasi ipnotica e la scelta dei suoni risulta determinante per il concept del brano, ossia mettere sotto il riflettore la nostra indole in una sorta di autoanalisi che ci metta in contatto con la parte più inesplorata della nostra persona.
La ricerca della verità su di noi, l'accrescimento della nostra consapevolezza che illumina il nostro Io rivelandoci le nostre paure ed il nostro potenziale.