JOSHUA MARTIN - High Go Down

04.12.2022

Una giovane coppia è seduta al tavolo di un bar all'aperto, sembrano felici e si guardano negli occhi. Probabilmente stanno insieme da poco, ridono, scherzano e sembrano davvero felici. I due tengono i cellulari sul tavolo e dal dispositivo dell'uomo cominciano ad arrivare notifiche che non sembrano però disturbare l'andamento dell'incontro. 

Arriva il cameriere che prende le ordinazioni e va a preparare i drink. I due continuano nel loro gioco del corteggiamento facendo battute e toccandosi le mani. Quando il cameriere torna con i cocktails i due brindano e cominciano a bere. 

Va tutto per il meglio, anche se il telefono dell'uomo sembra un centralino per la quantità assurda di vibrazioni e suoni di notifica che non hanno smesso mai di arrivare da quando si sono seduti. La ragazza è a metà del suo drink ed il suo atteggiamento è cambiato. 

Comincia a fare domande all'uomo sul perché riceve tanti messaggi e su chi è che glieli invia, l'uomo è imbarazzato e non sa cosa rispondere al che la ragazza comincia ad urlare e fare una scenata. Cerca di strappare via il telefono al ragazzo per controllare se è vero che è tutto apposto, ma egli rifiuta facendo arrabbiare ancora di più la ragazza che gli getta il resto della bevanda in faccia e se ne va stizzita.

La scena a cui abbiamo assistito è stata causata da un unico sentimento: la gelosia. Sicuramente alimentata dall'alcool, ma già latente nella persona che ha perso il controllo. 


Il canovaccio sopra descritto potrebbe essere il video nel nuovo brano di Joshua Martin intitolato High Go Down, un divertente brano elettro-pop che descrive l'effetto dell'alcool sulla persona amata che soffre di gelosia patologica. Il testo insiste in toni scherzosi su cose la gelosia faccia provare chi ne è oggetto, facendo precipitare inesorabilmente entusiasmo e libido.

Joshua Martin è un artista di origini spagnole ed inglesi che vive a Los Angeles. Pesantemente influenzato dalla musica anni '80 si è appassionato alla musica fin da bambino e già a sedici anni ha cominciato a comporre i suoi primi pezzi.

Questo ultimo singolo sembra uscire direttamente dalle radio e dalle televisioni di quegli anni '80 che videro nascere e svilupparsi velocemente la musica elettronica.

La scelta dei suoni, l'andamento ritmico e la voce del cantante richiamano in pieno quel decennio fatto di capelli cotonati, spalline e piste da ballo gremite di persone vestite con abiti dai colori sgargianti sopra le cui teste brilla una palla da discoteca. Sono gli anni del proliferare dei fast-food e delle musicassette. Un piacevole tuffo nel passato quando tutto era più facile e divertente.