JOHN PUCHIELE ENSEMBLE - AFTER LIFE

27.10.2023

Nessuno di noi sa con certezza cosa ci sia nell'aldilà. Cosa accade alla nostra anima quando si separa dalle nostre spoglie? Esiste davvero un paradiso e l'inferno o la nostra energia vitale è destinata a reincarnarsi in un un'altra forma di vita? E' possibile che il nostro spirito cosciente possa vagare all'infinito nell'immensità dell'universo?

Scrittori di romanzi, musicisti e registi affascinati da questo tema hanno composto opere in cui immaginavano una vita oltre la morte, ma tutte queste domande sono destinate a rimanere senza risposta fino al giorno in cui moriremo e allora sarà tutto estremamente chiaro.

Le considerazioni in apertura di questo articolo sono l'argomento attorno a cui ruota l'ultimo album del musicista John Puchiele Ensamble intitolato After Life. In questo straordinario disco di nove brani strumentali compiamo un viaggio sonoro e allegorico nell'aldilà in cui attraverso le suggestive composizioni dell'artista ci immergiamo in una dimensione ultraterrena che stimola la nostra immaginazione.

Il disco utilizza un linguaggio musicale cinematografico ed estremamente descrittivo che è in grado di creare atmosfere impalpabili di assoluta bellezza. Il viaggio inizia con Depart e fin dalle prime note la nostra mente si immedesima in quell'atmosfera evanescente e rarefatta che interpretiamo come l'essenza dell nostra anima finalmente libera dal suo involucro mortale.

Con Liminary To The Otherside abbiamo l'impressione che il nostro spirito stia vagando alla ricerca di qualcosa di energeticamente affine. Ophanim ci offre quella che noi interpretiamo come una tappa, siamo giunti in prossimità di un luogo oscuro e lontano dalla dimensione terrena che abbiamo abbandonato e percepiamo un certo senso di inquietudine che ci seduce con il magnetico fascino dell'ignoto.

Short Darkness si apre con sprazzi luminosi che si stagliano su un tappeto brulicante che ci fa pensare al suono dello spazio aperto in cui stiamo vagando. The Plain Forever ci attrae nella sua orbita gravitazionale attraverso il magnetismo delle sue vibrazioni eteree che sembrano accarezzarci per assorbire la nostra energia.

Continuiamo il nostro viaggio sulle note di Trascendence. In questo episodio le melodie astratte diventano nostre compagne di viaggio. E' come se quelle note volessero raccontarci della loro vita sulla terra e di quando erano ancora esseri viventi. Seraphim al contrario ha un andamento decisamente movimentato, molto più tangibile, come se si trattasse di una nuova prospettiva e consapevolezza spirituale.

After Life ha una struttura più complessa. Dopo un introduzione ariosa ed evocativa il brano vira ad un agitato intreccio di archi che si trasforma in un movimentato dialogo di violini. La parte finale del brano si presenta su toni epici ed edificanti che aprono la strada all'ultima traccia: Tetragammatron. Questa composizione si adagia su armonie ariose e melodie emozionanti che rappresentano la piena consapevolezza acquisita del nostro spirito a cui è stato svelato il segreto dell'universo e che ora brilla della luce dell'infinito.

Un album incredibilmente coinvolgente che incanta per tutta la sua durata.