JIM ANDRALIS - I Can't Stop Trying

18.11.2022

Gli avvenimenti mondiali di questi ultimi due anni, la pandemia, la crisi economica, i dissapori sociali hanno creato un clima diffuso di insicurezza e di ansia che ha trasformato, forse in maniera irreversibile, le nostre menti e più in generale la coscienza collettiva. A memoria d'uomo non si ricorda un periodo così problematico sotto così tanti punti di vista. E' quindi normale con queste premesse, che chi svolge il lavoro dell'artista si interroghi e cerchi un modo per esprimere sé stesso in questa situazione così anomala ed inedita.

In questo bizzarro 2022 Jim Andralis ci regala il suo secondo disco intitolato I Can't Stop Trying, un album di canzoni che vuole presentarsi come un mezzo per capire cosa ci sta succendo e dove stiamo andando.

Jim Andralis è una figura particolare all'interno della scena musicale. Nella sua vita privata esercita come psicoterapista e questo suo aspetto peculiare si riflette anche nella sua passione per la musica.

Nelle sue stesse parole, in una dichiarazione recente, palesa il fatto che per lui le sue canzoni sono un mezzo per comprendersi meglio, per analizzarsi.

Analisi è forse la parola chiave che caratterizza il suo lavoro come musicista. Questo approccio originale con la musica ha una doppia funzione, da un lato l'introspezione dell'autore che ci svela il suo sentire e la sua sensibilità, dall'altra, attraverso una sorta di Transfert, è come se venisse chiesto agli ascoltatori se anche loro provano le sensazioni che esprime in prima persona nei suoi brani. 


Egli mette dunque in comunione la sua aura a beneficio del pubblico che può imparare da lui e a sua volta a riconoscersi nella musica e di conseguenza scoprirsi e conoscersi meglio.

Alla luce di questo tutto il disco ci appare come una seduta di mutuo aiuto e di confronto tra musicista e pubblico, un'esperienza unificatrice che stabilisce un legame ed un certo grado di confidenza.

Va da sé che il risultato di questa operazione sia un album con una forte componente emotiva, molto intimo e la struttura e gli arrangiamenti si muovono in questa direzione.

Il filo conduttore del tessuto musicale è indubbiamente la chitarra acustica, presente nella quasi totalità delle canzoni.

Nonostante questo minimo comune denominatore i brani si presentano in maniera comunque molto diversificata. Ci sono infatti episodi agrodolci come il brano d'apertura o la canzone Love You. Altri di sapore quasi country come Soloflex, e altri ancora con una leggera vena rock.

Esempio di questa categoria sono i brani Believe Me e Almost Dead, a delineare la complessità e la varietà della tipologia umana.