JADE ASHTANGINI - Heart Touching Moments

27.01.2023

Esistono note e melodie che sono in grado di suscitare in noi particolari sentimenti ed emozioni. La musica classica ha anticipato, da un punto di vista espressivo, tutti i temi che verranno poi trattati nei moderni brani pop e rock. Prima dell'avvento di queste forme musicali contemporanee la gente trovava proprio nel repertorio classico (che ha proporzioni sconfinate) le emozioni che oggi andiamo cercando nelle canzoni dei nostri artisti preferiti. 

La tristezza, l'allegria, la rabbia, qualsiasi sentimento può essere descritto attraverso il ricco linguaggio della musica classica. L'ampio spettro dei sentimenti umani può essere interpretato in toto dai raffinati procedimenti della musica accademica che attraverso le sue dinamiche e la ricchissima gamma di suoni può riprodurre, traducendole per noi, le emozioni più profonde.

In molti trattamenti terapeutici viene impiegato l'ascolto di particolari note che sono in grado di produrre effetti benefici per la nostra mente e conseguentemente per il nostro corpo.

Jade Ashtangini è una figura poliedrica nell'ambiente musicale: pianista, violoncellista, compositrice, cantante, fotografa, insegnate di Yoga ed altro ancora. Ha cominciato a studiare musica in tenera età occupandosi nel suo percorso di molti stili riconducibili alla musica classica. 

Dalla Classica Moderna al Minimalismo, dalla musica Ambient alla Classica Contemporanea e si è specializzata in composizioni musicali che trovano la loro principale applicazione nelle sessioni meditative dello Yoga grazie alle rilassanti e distensive melodie che caratterizzano la sua produzione.

L'ultimo brano composto da questa eclettica artista si chiama Heart Touching Moments, un duetto per violoncello e pianoforte che come suggerisce il titolo si sviluppa nella sua struttura con l'intento di stimolare dolcemente i nostri ricordi conducendoci a rivivere i momenti più significativi emotivamente della nostra vita.


Il brano si apre con il pianoforte che esegue un tema delicato che ci appare quasi sussurrato nella sua dolcezza. Sopra questa cellula melodica iniziale il violoncello esegue un fraseggio di ampio respiro caratterizzato da lunghe note vibrate al termine del quale il pianoforte comincia ad incalzare con un divagare armonico che esula dal mero accompagnamento, diventando una vera e propria seconda voce che si contrappone al suo partner a corde.

Il dialogo tra gli strumenti prosegue con una misurata variazione in cui la dinamica del pezzo si fa più intensa arricchendosi di note controbilanciate che si risolvono rallentando con gli ultimi vibranti interventi che chiudono questa composizione.

Le atmosfere evocate da questo brano sembrano persistere nella nostra mente, rimanendo sospese nel tempo e nell'aria, riempiendo la nostra stanza di ricordi a cui da tempo non pensavamo più.