JADE ASHTANGINI - Arashiyama Bamboo Grove
Esistono luoghi sulla terra che bisognerebbe visitare almeno una volta nella vita. Posti incantati in cui la vegetazione assume forme e colori di una bellezza tale, che è difficile rendere con le parole perché tutto quello che vediamo ci dà l'impressione di trovarci in un altro mondo.
La natura è in grado di conferire ad un luogo un senso di immortalità e di infinita quiete attraverso le sue forme, che si stagliano sotto i nostri occhi come un percorso che potremmo considerare una scala per il paradiso. La contemplazione della magnifica grandezza della natura ha da sempre ispirato gli artisti che rendono omaggio a paesaggi e viste incredibili attraverso la loro arte.
Jade Ashtangini è una musicista giapponese che con il suo brano strumentale Arashiyama Bamboo Grove (ossia la foresta di bamboo di Arashiyama) traduce in note e melodia le sue suggestioni ed emozioni ispirate da quel luogo magico nei pressi di Kyoto che è da sempre meta di visitatori. Le persone che hanno fatto questa esperienza sono rimaste puntualmente folgorate dall'incredibile fascino scaturito dalla vegetazione che è in grado di immergere il viandante in un'atmosfera sospesa in cui il tempo sembra non esistere.
La foresta di Arashima è attraversata da un sentiero percorribile a piedi in cui a destra e sinistra si possono ammirare le altissime piante di bamboo. Con la loro altezza smisurata gli alberi creano una sorta di galleria dagli incredibili colori che variano a seconda delle stagioni e delle ore del giorno. Il sole che filtra delicatamente tra le foglie illumina in maniera soffusa questo cammino incantato che sembra abbracciare chi vi si inoltra di un'atmosfera rilassante e sedativa.
La canzone composta dall'artista è un brano eseguito al pianoforte, costituito da un tema portante che nel corso della sua durata si arricchisce di abbellimenti che introducono a quel senso di pace e beata tranquillità che questo luogo ispira a coloro che hanno avuto modo di vedere in prima persona.
Il tempo del brano è lento e libero e la melodia vagamente malinconica si sviluppa in un progressivo crescendo emotivo enfatizzato dall'uso della dinamica in cui a suoni forti ne corrispondono altri delicati, a suggerire l'avanzamento all'interno della foresta, che ad ogni passo continua a stupirci con dettagli e campi lunghi.
Le note del brano ci appaiono allora come immagini, che si susseguono davanti a noi come un film riguardante la nostra vita in cui possiamo riconoscere ogni particolare ed essere grati per la bellezza di questa creazione che riempie i nostri occhi ed in cui perdersi è meraviglioso.