JACQUES BAILHÉ - Farewell My Love

06.06.2023

Quando il compositore Johann Sebastian Bach tornò nella sua città dopo un viaggio istituzionale fece una terribile scoperta. La sua adorata moglie con cui era sposato da quando aveva ventidue anni era morta durante la sua assenza. Inutile dire che quella perdita sconvolse la mente del musicista . 

In seguito a quell'episodio drammatico e traumatico Bach scrisse la Partita n. 2 in Re minore per violino solo (Chaconne) BMV 1004, che viene universalmente riconosciuta come una delle pagine più esaltanti della musica strumentale del compositore. Tale opera è stata oggetto nel corso dei secoli di studio e di reinterpretazioni e fu trascritta anche per altri strumenti come il pianoforte.

Jacques Baillhé ha pubblicato ad inizio Giugno il brano Farewell My Love, un'interpretazione per pianoforte molto intensa della composizione di Bach di cui abbiamo parlato in apertura di questo articolo. Si ritiene che la Ciaccona sia di origine spagnola, ma in effetti è ritenuta una danza di meticci importata dall'America centrale verso la fine del '500.

L'opera si sviluppa quindi sulla musicalità frenetica di questa danza e si basa su una serie di variazioni su un tema accordale iniziale che si ispira al ritmo di questo ballo folkloristico.

Parlando della sua rivisitazione Jacques Bailhé fa riferimento al fatto che non esistono, nelle partiture originali, delle indicazioni sul tempo con cui dovesse essere interpretato il brano. L'esecutore di questo componimento cerca quindi di immedesimarsi nello stato emotivo in cui si trovava Bach in seguito ai tragici eventi della sua vita.

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Quello che ascoltiamo nel corso della traccia sembra effettivamente scaturire da un sentimento di rabbia misto a dolore in cui le note corrono via nervose e precise come dominate da un urgenza espressiva feroce e severa che divora lo spartito e che tiene incollati all'ascolto. L'esperienza ed il talento del musicista emergono chiare e forti in questa rivisitazione in cui oltre all'eccellente tocco, quello che colpisce maggiormente è l'intenzione ed il feeling con cui vengono interpretate le note, gli accordi e le melodie del compositore tedesco.

Sia nelle pause ragionate, che nelle riprese e nei momenti più frenetici è possibile percepire lo sforzo dell'esecutore per rendere la sua interpretazione il più verosimile possibile in un atto di rispetto reverenziale sorprendente. Riusciamo a cogliere l'anima di Bach in questa esposizione che si snoda attraverso diversi movimenti e cambi di emotività.

Nei quasi dieci minuti di durata della composizione vengono rievocati sentimenti e passione di un compositore fondamentale che ha consegnato alla storia della musica alcune delle pagine più significative di sempre.