HIGHROAD No. 28 - Ache

25.11.2025

"Nessuno può colpire duro come fa la vita, perciò andando avanti non è importante come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi" – ho preso in prestito questa frase del film "Rocky Balboa" perché mi sembra il preludio perfetto per introdurre "Ache", l'ultima canzone della band australiana Highroad No. 28. "Ache" può essere tradotto con soffrire, ma anche con perseverare: sofferenza e perseveranza, due concetti espressi con dolce malinconia in tutta la canzone.

"Highroad No. 28" è una canzone che evoca il dolore persistente dei ricordi, di cui non possiamo liberarci, nonostante i nostri sforzi, poiché col tempo sono diventati un po' parte di noi. Il brano è solo il primo assaggio di "The Will to Endure", il prossimo album della band con sfumature più dark e raffinate rispetto ai precedenti lavori.

In effetti la fase che stanno attraverso gli Highroad No. 28, tornati a calcare le scene musicali dopo molti anni di assenza, è piuttosto oscura, quasi enigmatica. Una fase che si incarna pienamente in "Ache", manifesto del loro sound, un brano che rappresenta un presagio di cambiamento, ma con un'estetica musicale più cupa e malinconica. La canzone è stata pubblicata da The Orchard (Sony Music) e mixata negli studi Sing Sing di Melbourne.

Sin da subito la musica inizia a creare tensione con melodie elaborate, che creano un ritmo incalzante, ma allo stesso tempo rilassato. La canzone esprime emozioni forti, vere e non artificiali. Tuttavia la musica non è compassionevole, ma scava nella nostra memoria, evidenziando quelle cicatrici che sono ancora lì, a ricordarci il nostro dolore, benché il livido emotivo si stia gradualmente assorbendo.

Con questa nuova canzone gli Highroad No. 28 non solo entrano in una fase musicale più matura, ma puntano anche a conquistare un pubblico più ampio. Proprio per questo motivo la band ha lavorato soprattutto per rendere il brano orecchiabile, con ritornelli ben bilanciati, tastiere di ispirazione pop ma con una distorsione grintosa, e una ruvida batteria.

Uno degli aspetti musicali che maggiormente colpisce è il delicato contrasto tra i riff di chitarra incisivi e i motivi più leggeri delle tastiere: un continuo tira e molla in cui si inserisce alla perfezione la voce melodica del cantante. "Ache" è anche un compromesso tra tradizione e modernità: il gruppo australiano prende spunto dal pop-rock di fine anni '80 e inizio anni '90, pur mantenendo un suono contemporaneo, fresco e immediato.