GUILD THEORY - Indignant Swines

29.11.2023

Arriva per tutti gli uomini malvagi un momento in cui il karma presenta il suo conto, esigendo da lui quanto preso in maniera più o meno lecita. Un forte senso di oppressione grava sulla mente di quell'uomo occupando i suoi pensieri nella loro totalità. Lo sventurato si sente come se stesse camminando verso un punto all'orizzonte che diventa sempre più vicino e che rappresenta la fine di tutto.

Rimorsi e rimpianti si affacciano in lui con le grottesche fattezze di animali feroci che bramano il suo sangue. Non c'è niente che che egli possa fare per impedire il compimento del suo destino e tutto quello che può sperare è che qualcuno porti avanti quanto da lui compiuto, anche e soprattutto se a scapito di innocenti.

Le drammatiche parole in apertura di questo articolo sono ispirate all'ultimo singolo dei Guild Theory intitolato Indignant Swines. In questo oscuro ed enigmatico brano la band porta avanti il concept iniziato col singolo precedente Despot in cui veniva narrata l'ascesa e la caduta di un dittatore immaginario. In questo nuovo episodio la storia si arricchisce di particolari mirati ad ampliare la visione d'insieme dell'epopea.

Il brano prende vita con un tema di chitarra ipnotico eseguito su note stoppate a cui il delay conferisce un'aria severa e solenne. La voce bassa del cantante si inserisce non senza una certa teatralità fra quelle note che si ripetono ossessivamente danzando come in circolo. Il basso flirta con la cassa della batteria mentre elementi percussivi vanno ad aumentare un senso di tensione persistente.

Il sound del brano ci ricorda le atmosfere drammatiche e disperate dei Katatonia della seconda metà degli anni '00 del 2000. Il brano procede con passo lento finché non assistiamo all'ingresso di un coro di voci maschili che apre armonicamente la traccia colorandola con oscuri richiami mistico/religiosi.

La canzone continua a crescere di intensità grazie a nuovi elementi che vanno a confluire nel denso fiume sonoro della traccia. Pianoforte e chitarre elettriche aggiungono una sinistra profondità al sound la cui aura si spande a macchia d'olio inglobando emozioni e pensieri che ruotano attorno al concetto di legame familiare, unico mezzo per dare continuità alla vita.

A differenza di altri brani del gruppo Indignant Swines si contraddistingue per un'immediatezza più accessibile rispetto alle labirintiche composizioni precedenti mostrandoci un aspetto della loro scrittura più pragmatico ed essenziale, ma non meno espressivo. Il sacrificio di sé, mirato all'eredità spirituale tramandata alle nuove generazioni della propria famiglia vengonorese attraverso le atmosfere del brano che sembrano incombere sulla testa del protagonista come dense nubi cariche di imminenti sventure.

Il cantato si fa sempre più cupo e disperato nel corso della canzone, raggiungendo nella parte finale del brano il suo apice emotivo. La traccia finisce sulle note della chitarra che sfumano nel silenzio come risucchiate dalle grinfie di un destino ineluttabile.

Un brano davvero eccezionale!