GRIFFEN HANDSHAKE - CANCEL

16.11.2022

Il Punk è un genere in grado di avvolgere chi lo ascolta con un'aria nostalgica mentre lo lancia nell'ascolto delle canzoni con un'energia palpabile e vibrante.

Lo sanno bene i Griffen Handshake, un duo di giovanissimi fratelli, Millen e Arjun Schuchert, di venti e ventitrè anni direttamente dalla scena musicale di Pittsburgh.

Il loro ultimo singolo, Cancel, non ha peli sulla lingua e in appena un paio di minuti di ascolto ci catapulta in tema quanto mai attuale: la cancel culture.

Non solo critica, ma anche una visione su ciò che dovremmo imparare da essa: gli stessi autori spiegano come dovremmo imparare dal passato senza eliminarlo, perché solo in questo modo possiamo diventare persone migliori senza rinnegarci.

Cancel è l'esempio perfetto di come dovrebbe suonare il punk rock anni '90 ai giorni nostri: potente, dritto al punto, capace di donarci reminiscenze di mostri sacri del genere come i Sum41 e Offspring ma con un tocco tutto personale che rende il brano davvero unico e ascoltabile.

La partenza che profuma di classico ( un 1,2,3,4 dato a colpi di bacchette ) ci trasporta in un brano che a differenza degli stereotipi sul genere, mostra ottima abilità tecnica. La batteria è potente, i riff di chitarra sono ruvidi e graffianti al punto giusto e la meraviglia che si può percepire all'ascolto è quella di ascoltare così tanta abilità artistica da due ragazzi così giovani e con così tanta voglia di raccontarsi attraverso la loro musica.


Ma non solo abilità dimostrata attraverso la tecnica: il testo è attuale e perfettamente adattabile alla società odierna, sarebbe perfetto da ascoltare come colonna sonora di un film con protagonisti giovani, alle prese con le sfide della società odierna.

I Griffen Handshake, con una freschezza che si può riscontrare solo in giovane età, scatenano la loro voglia di farsi sentire in un brano che colpisce e che non stanca mai, la classica canzone da ascoltare appena svegli per ottenere il giusto boost mattutino prima di crollare chini su libri o computer in ufficio.

Permettono al nostro cervello di sfogare frustrazioni e stanchezza con il loro ritmo avvolgente senza far mancare una parte riflessiva riscontrante nel testo che ci invita ad osservare quanto la società spesso ci incasella in ruoli che impediscono al nostro vero essere di emergere, con tutte le conseguenze del caso.

Un paio di minuti di energia pura che lascia euforici e pronti ad affrontare le giornate, decisamente una meravigliosa scoperta per gli amanti del genere.