GENEVIEVE SOVEREIGN - Midday Blue
Immaginiamo per un attimo di essere un uccello che vola libero nel cielo. Dall'alto guardiamo il mondo che ci appare come un colorato tappeto su cui vediamo brulicare le altre forme di vite. Ci sposiamo nello spazio e quello che ci offre la nostra visuale è la bellezza del creato che si manifesta attraverso la fantasiosa conformazione della natura.
Dall'alto della nostra posizione possiamo ammirare la vastità delle foreste e le enormi distese brulle dei deserti. Il nostro cielo è il punto di raccordo tra questi paesaggi meravigliosi e profondamente diversi tra loro. Che si viva nell'estremo nord o nel sud del mondo il cielo rimane l'unico punto fermo che abbraccia la Terra nella sua totalità.
Le parole in apertura di questo articolo sono ispirate all'ultimo singolo di Genevieve Sovereign, intitolato Midday Blue. In questo brano ibrido composto da un'affascinante miscela di elettronica e musica acustica l'artista ci consegna un dipinto sonoro in cui omaggia la natura, meravigliosa ad ogni latitudine.
Il brano nasce da alcune considerazioni intime della cantante che, cresciuta tra le maestose foreste dell'Ontario, individua nel cielo infinito lo stesso splendore che riesce ad ammirare dalle distese terrose dell'Australia dove ora vive.
Un tema minimale di tastiera apre vivacemente il brano mentre profondi bassi di synth vanno a formare un tappeto vibrante che riempie l'ambiente con la sua maestosa presenza. Quando il cantato entra in scena abbiamo un cambio significativo di atmosfera che si attesta su toni chiari e scintillanti, punteggiati da un arpeggio di chitarra acustica.
Improvvisamente ci troviamo in una dimensione sognante ed eterea in cui la voce delicata di Genevieve comincia la sua narrazione che ha i toni dolci e rassicuranti di una ninna nanna. Le tastiere fanno da sottofondo per i vari elementi che intervengono timidamente ad arricchire la rilassata atmosfera in cui siamo immersi.
Il pianoforte e le tastiere si corrispondono dolcemente intrecciandosi con la linea vocale che fluisce senza sforzo sul manto sonoro della traccia. Nella seconda metà del brano c'è una sezione in cui ricompaiono i potenti bassi che hanno aperto la canzone. I toni sembrano scurirsi creando una leggera tensione, simile ad una nuvola passeggera che eclissa momentaneamente il sole proiettando un'ombra sopra le nostre teste.
In pochi secondi però vediamo tornare a splendere il sole che viene a scaldarci nuovamente coi suoi raggi benefici. Il brano su chiude su questa ritrovata serenità emotiva che torna a coccolarci fino alla fine della traccia.
Un brano celestiale da ascoltare ad occhi chiusi!