GENEVIEVE SOVEREIGN - Life Soaked Reveal (feat. Ben Tenison)

02.01.2023

Esiste un'area del nostro cervello che è adibita alla conservazione della memoria. In questa parte particolare della nostra mente vengono conservati i ricordi di eventi importanti, ma anche di piccole cose, dettagli, parole ed immagini che vengono registrate non sulla base di un'importanza pratica, ma perché costituiscono per noi qualcosa di significativo. 

Molte volte ci sorprendiamo nel ricordarci stupidi dettagli della nostra vita che riaffiorano alla memoria senza un particolare motivo. Quando si perde qualcuno non è infatti raro ripensare a quella persona in un determinato momento, magari mentre si stava facendo qualcosa di sciocco o perché ci torna alla mente una battuta divertente detta da chi non è più tra noi.

Genevieve Sovereign scrive insieme a Ben Tenison il brano Life Soaked Reveal, un brano di musica elettronica per omaggiare un caro amico scomparso, il compositore Luke Paulding. Il tema centrale della canzone riguarda proprio il concetto di memoria e di ricordo, che esplora e cerca di dare significato ai momenti che rimangono impressi in noi che riguardano il legame che abbiamo avuto con una persona scomparsa. Cosa rimane del passato nella memoria?

Il brano in questione si presenta come una ballad elettronica caratterizzata da suoni evocativi di un'atmosfera quasi onirica in cui ci sembra di assistere alla metamorfosi di pensieri che si cristallizzano in immagini che diventano lentamente sempre più chiare e definite. 


Ai brillanti suoni del synth si contrappone un beat intermittente accompagnato da dei potenti bassi che conferiscono al pezzo una dimensionalità più profonda che simbolizza il forte radicamento di un preciso momento nella memoria, un attimo che ora sembra aver assunto lo status di indelebile. Questo passaggio è reso musicalmente dalla cassa della batteria che nella seconda metà della canzone comincia a pompare in maniera regolare con un beat in quattro mentre le parole della canzone ripetono: Are you here?

Nella parte finale del brano torna il tempo intermittente che apriva la traccia in cui vengono cantati gli ultimi versi. I due cantanti si alternano in un botta e risposta che sembra suggerirci un dialogo ininterrotto con l'oggetto del nostro sentimento. Esiste un detto secondo il quale più un regalo è stupido e più è rappresentativo dell'affetto che proviamo per la persona a cui facciamo questo dono.

La copertina di questo singolo è un collage di disegni eseguiti con i pastelli in cui figurano immagini che probabilmente hanno un significato privato per la cantante, legato a ricordi personali che non ci è dato compenetrare. Questo art-work è stato realizzato da Genevieve e nelle sue parole viene definito , appunto A small silly gift, ossia un piccolo stupido regalo, con cui rivela forse involontariamente quanto stretto fosse il suo legame con l'amico scomparso.