GEA - U R U

16.12.2023

Viviamo in un mondo che ci chiede di essere sempre più performanti e in cui non c'è spazio per coltivare la propria individualità. Chi non riesce ad uniformarsi al gusto della "maggioranza" viene bollato come un individuo asociale o disadattato e finisce per sminuire quella che è la sua personalità ed i propri talenti.

Molte persone, soprattutto i giovani, vivono male questa condizione che li fa sentire insicuri e li porta a svalutarsi, convincendosi di non valere abbastanza. In realtà ognuno di noi ha una sua personalità ed un proprio carattere e non c'è scritto da nessuna parte che si debba essere necessariamente tutti omologati agli altri.

Le parole in apertura di questo articolo ci sono state ispirate dall'ultimo singolo di GEA intitolato Uru (you are you), un brano che si impone come inno di forza ed incoraggiamento per quanti coloro si sentono disadattati ed emarginati dalla società. Lo scopo principale della musica d GEA è quello di aiutare le persone a connettersi con loro stesse e a trovare il proprio e unico percorso. Uru non fa assolutamente eccezione.

Il brano si apre con un tema di synth cupo e oscuro su cui appaiono suoni striduli, simili a voci accusatorie che vengono pronunciate alle spalle di qualcuno. La voce entra in scena in concomitanza con il resto della strumentazione che fa il suo ingresso in modo drammatico e tumultuoso. La batteria trascina un ritmo inusuale che si basa su un beat galoppante, quasi sfuggente su cui Gea intesse una narrazione basata sui toni bassi e caldi.

Fin dai primi versi la cantante centra subito il nocciolo della questione spingendo l'ascoltatore a seguire il proprio cuore. Quelle stesse note vengono ripetute due ottave più alte attraverso un falsetto da brividi che ci porta ad una nuova sezione. Il ritmo di batteria sfocia in un accompagnamento costituito da un ostinato sul rullante che crea un effetto vorticoso e su cui le note acute della voce sono sostenute da freddi accordi di synth.

A circa metà del brano c'è un ulteriore cambio di passo: i bassi si producono in lunghe note mentre la batteria si rigetta in un ritmo indefinito e apparentemente caotico. E' un lirismo esasperato ed allucinato quello che ascoltiamo completamente rapiti. C'è molto sperimentalismo in questo brano in cui si passa da ritmi frenetici a sezioni con bassi rimbombanti. Su tutto, la voce di Gea, acuta e pungente che si districa fra melodie di synth ipnotiche con evoluzioni sorprendenti.

Un brano atipico e meraviglioso che vuole insegnarci a brillare della nostra unica ed irripetibile luce.