GARY DRANOW - Jimi's Song
Jimi Hendrix, senza paura di smentite, è stato sicuramente uno dei più grandi chitarristi della storia del rock. Morto dopo aver ingerito un mix letale di alcol e tranquillanti, il chitarrista di Seattle entrò nell'esclusivo e poco invidiabile Club 27, composto da altri grandissimi artisti di epoche differenti del calibro di Kurt Cobain, Amy Winehouse, Janis Joplin, Brian Jones, Jim Morrison e Robert Johnson. Sono tutti cantanti morti a 27 anni all'apice del successo, secondo una leggenda, dopo aver stretto un patto col diavolo. Questa però è un'altra storia… Noi oggi vogliamo raccontare una storia diversa, quella di Gary Dranow che ha dedicato una canzone tributo a Jimy Hendrix, ossia "Jimi's Song".
Il brano è stato composto per l'appunto da Gary Dranow nei panni di compositore, scrittore e chitarrista, da Chris Zoupa agli arrangiamenti, alla chitarra e al basso e da Jason Jones alla batteria, alla voce, al mixaggio, al mastering e alla produzione. Gary insieme ai The Manic Emotions ha creato una magia sonora con influenze blues e rock che si avvertono forti e chiare sin dall'inizio con il basso che subito si prende la scena, aprendo il sipario su un vero e proprio show musicale.
"Jimi's Song" non è un semplice brano musicale, è una narrazione sincera, un profondo omaggio ad uno dei più grandi chitarristi della storia del rock. Gary strimpella la sua chitarra con grande maestria in una sorta di conversazione musicale evocativa dello spirito di Hendrix. L'artista di Salt Lake City dimostra di avere una sorta di venerazione per Hendrix, la cui musica è stata una panacea contro i suoi malesseri. "La sua musica ha calmato la mia depressione maniacale" – canta Gary, a dimostrazione che Hendrix per lui non è stato solo un'ispirazione musicale, ma l'antidoto contro il suo male oscuro.
Meritano un applauso i magistrali arrangiamenti di Chris Zoupa che danno quel tocco dinamico alla canzone creando un paesaggio musicale che rende omaggio al rock classico, abbracciando un sound moderno, profondo e originale. Le sfumature blues e gli elementi rock si fondono con raffinatezza, mostrando una straordinaria sinergia musicale esaltata dalla voce graffiante di Gary che eleva "Jimi's Song" oltre un semplice tributo.
Il resto lo fa il talento poliedrico di Jason Jones, che ha gestito con grande maestria la produzione, il mixaggio, il mastering, le voci e la batteria. La band riesce a catturare lo spirito di Hendrix, restando fedele al suo sound originale e unico. Il risultato finale è un'ode blues-rock estremamente contemporanea fuori dal tempo, che rende omaggio all'eredità che Jimi Hendrix ha lasciato alla musica.
Benché l'influenza di Hendrix si senta forte e chiara, Gary Dranow e la sua band non hanno utilizzato le tecniche usate dal chitarrista di Seattle, come lunghe frasi e assoli malinconici, restando fedeli al loro sound autentico e originale. "Jimi's Song" è l'ennesima testimonianza della capacità della band di fondere vari generi musicali e di creare un'esperienza sempre nuova.
La canzone è un viaggio nel tempo, una narrazione suggestiva che si sviluppa tramite le corde della chitarra, gli arrangiamenti dinamici, la batteria incalzante e il basso per un mix di pura energia che rende il giusto omaggio all'intramontabile Hendrix.