GARY DRANOW - Chaos

05.02.2024

Quando si parla di politica è inevitabile fare riferimento a concetti così diametralmente opposti come tirannia e democrazia, soprattutto nel contesto attuale dominato dalla guerra e dal caos. "Chaos" è proprio il titolo di uno degli ultimi lavori di Gary Dranow che, insieme ai The Manic Emotions, descrive la situazione politica attuale statunitense e dei disordini social in tutto il mondo. L'ascoltatore viene proiettato in un viaggio complesso e introspettivo che esplora le contraddizioni dei nostri tempi con melodie commoventi e trascinanti e con testi feroci e stimolanti.

"Chaos" combina magistralmente elementi di rock e metal, fondendo meditabondi riff di chitarra e una martellante batteria che crea un paesaggio sonoro dinamico e avvincente. Si inizia con note di apertura celestiali che attraggono subito l'ascoltatore e lo invitano ad entrare in un mondo dove si avverte palpabile l'energia rock che esploderà da lì a qualche secondo. In sottofondo lo strimpellio della chitarra, che crea un'atmosfera eterea nella quale immergersi, ponendo le basi motive per il viaggio musicale che sta per iniziare.

Al minuto 0:17 entra la voce del cantante, così emotiva e profonda che sembra trafiggere l'anima. Man mano che la canzone procede, secondo dopo secondo, salgono sempre di più i livelli di profondità e di intensità. L'iniziale ritmo lento del brano subisce un'improvvisa impennata al minuto 0:31, quando subentra una ritmica batteria, e al minuto 0:49 quando la chitarra elettrica fa il suo ingresso in scena con tutta la sua energia.

Ci sono diverse svolte nel corso della canzone, con la voce del cantante sempre al centro della scena che svetta circondata dai suoni rilassanti del pianoforte e della chitarra. Dopo che si è scatenato il caos musicale c'è un significativo momento di calma apparente tra il minuto 1:55 e il minuto 2:40, per poi riattaccare nuovamente con una batteria fulminea e travolgente. Un momento di pace e di riflessione in mezzo alla confusione per fermarsi a riflettere grazie alla varietà dei sentimenti che solo la musica può suscitare.

Un ruolo di primo piano lo riveste anche il testo, che incarna il panorama tumultuoso della politica contemporanea. Versi come "i custodi della libertà in silenzio divertiti" raccontano perfettamente la falsità e l'ipocrisia della politica. La canzone approfondisce le disillusioni radicate nei corridoi del potere, dove i giuramenti vengono calpestati e la fiducia sempre più logorata.

Eppure anche in un contesto così caotico emergono squarci e lampi di unità che vanno al di là dei colori e delle bandiere politiche, come la solidarietà mostrata per la causa dell'Ucraina, facendo così un chiaro riferimento alla politica attuale. Nei testi riecheggia forte il senso di resilienza della democrazia che, nel nome della libertà, ruggisce ferocemente contro le tirannie che stanno rialzando la testa.

La canzone ci ricorda quanto sia importante difendere e mantenere la propria morale e la propria etica, che potrebbero essere seriamente compresse e corrotte in un dibattito politico sempre più controverso, torbido e fumoso. Ancora una volta Gary dimostra il suo straordinario trasformismo musicale: "Chaos" è un brano rock, ma che si "sporca" con contaminazioni blues che sconfinano a tratti nel country.

In arrivo un altro disco che i fan attendono con impazienza. Stay tuned!