GALACTAPUS - The Lustful Arts

02.12.2022

Ci sono luoghi nella terra in cui l'uomo non ha mai messo letteralmente piede. Pensiamo all'immensità degli abissi marini oppure a quei luoghi sperduti in foreste ancora incontaminate o addirittura l'Antartide. 

La maggior parte di noi ha in mente un determinato numero di animali esistenti, dai più noti come cane e gatto, per poi allargare lo spettro della sua conoscenza agli animali da cortile. 

Negli Zoo e nelle riserve naturali possiamo ammirare creature esotiche appartenenti ad una fauna che non conosciamo direttamente, ma di cui siamo a conoscenza. Nessuno di noi saprà mai cosa nascondono le profondità degli abissi, che tipo di esseri popolano quei fondali. Creature frutto di millenni di evoluzione che non è mai stato possibile osservare. 

I Bluvertigo cantavano nel brano "Altre forme di vita": esiste tutto ciò che non io non riesco ancora ad immaginare, ed avevano ragione. L'incontro con una creatura sconosciuta sicuramente ci spaventerebbe perché esula da qualsiasi altra cosa a noi nota, risvegliando paure ancestrali.

Se questo incontro con l'ignoto non riguardasse una forma di vita, ma un'esperienza musicale, allora staremmo parlando dei Galactapus. Questa band che definire particolare sarebbe dannatamente riduttivo è composta da cinque elementi di cui non si conoscono né i nomi né i loro volti. 


Non si esibiscono dal vivo e la loro musica è prodotta in Studi casalinghi privati. Il loro ultimo singolo The Lustful Arts ed è un delirio sonoro mascherato da canzone. Esiste una sorta di tema portante atonale eseguito da una chitarra acustica accompagnato da un sezione ritmica che alterna tempi pari e tempi dispari, il testo è quasi inesistente, a cadenza regolare ascoltiamo qualche frase incomprensibile eseguita con il Growl.

In sottofondo rumori di varia natura tra cui il sinistro ribollire di un pentolone. Il Video che accompagna il brano è quanto di più folle si possa immaginare. Un susseguirsi di immagini inquietanti e disturbanti in cui figurano creature mostruose, simbologie arcane ed allegorie archetipiche.

I componenti della band, irriconoscibili come di consueto, sono intenti a suonare o a ballare in maniera folle e paranoica. E' come se un figlio dei fiori avesse assunto un acido dopo aver assistito ad una maratona della saga Saw - L'enigmista con in sottofondo un disco dei Primus che suona al contrario.

Un'esperienza sonora decisamente inedita che farà storcere il naso a molti, ma che nasconde un'estetica di enorme interesse. Una band, se vogliamo oltranzista, che persegue il suo cammino e la sua filosofia infischiandosene della convenzioni sociali e degli schemi. Un bluff velenoso che indignerà i più, ma che incanterà le menti più anticonvenzionali.

I Galactapus sono una creatura arcana, sperimentale, spaventosa ed inclassificabile. In una parola: Stupendi!