FunGhetto - Fiori d'Acciaio

28.03.2023

Le vite delle persone sono costellate da avvenimenti che temprano e forgiano il carattere. Folle è il marinaio che pensa che non dovrà mai affrontare una tempesta. Durante il nostro cammino troveremo tutti noi degli ostacoli. Alcuni di facile superamento, altri invece saranno così grandi che faranno vacillare le nostre certezze e addirittura riconsiderare la stima verso di noi. 

Tutti prima o poi affronteremo crisi esistenziali, lutti, momenti di sconforto, rotture di relazioni sentimentali o amicali che metteranno a dura prova le nostre certezze ed i valori in cui siamo stati abituati a credere. Il modo in cui ci relazioneremo a questi eventi, condizionerà la nostra vita a venire, rendendoci più forti e così pronti ad affrontare le prossime sfide, o indebolendo ulteriormente le nostre difese.

Le riflessioni che hanno aperto questo articolo trovano riscontro nel brano Fiori D'acciaio del progetto artistico FunGhetto. La canzone che stiamo analizzando è un interessantissimo brano che vuole metterci in guardia nei confronti delle difficoltà e delle sfide che siamo tutti chiamati a fronteggiare nel corso della nostra vita. Fiori D'acciaio rappresenta il primo singolo prodotto in collaborazione con l'etichetta discografica italiana Artisti Online di Marco Gatti.

Un arpeggio di chitarra dal sapore mistico apre questo particolarissimo ed articolato brano che cattura subito la nostra attenzione con le sue suggestioni sospese. Dopo questa introduzione entra in scena la voce accompagnata dalle percussioni che dettano l'andamento ritmico di questa sezione.

Mentre la chitarra continua il suo lavoro possiamo assaporare il timbro della cantante che ci ricorda in qualche modo la vocalità delle band anni '70, ricche di vibrati e dinamiche. L'atmosfera del brano è ambigua, sembra che qualcosa debba succedere da un momento all'altro. Effettivamente così è: dopo i primi versi la chitarra esegue un riff che trascina l'ascoltatore in una dimensione simile a quella delle band della new wave italiana dei primi anni '80. 

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La voce diventa più esuberante, molto espressiva nelle sue modulazioni. Dopo questa sezione il brano cambia ulteriormente volto con dei passaggi strumentali in cui viene citato il tema principale su un sottofondo di percussioni tribali.

Lo spirito istrionico di questo brano ci fa tornare in mente le atmosfere cupe e fredde dei Litfiba di 17 Re, con tutto quel fascino sperimentale e sopra le righe che ha reso grande la band fiorentina. Il brano ha una struttura circolare, infatti ripresentando la sezione centrale, torna con una variazione all'arpeggio che ha dato inizio al brano concludendolo.

Il testo della canzone è criptico. Antonello Aversa, autore del brano si è così espresso riguardo le liriche: Pioverà durante la vostra vita...spesso, La Pioggia sarà così violenta da farvi male e da offuscarvi la mente. Siate sempre "Fiori D'acciaio". L'emotività di questo brano è molto intensa, così come l'interpretazione della band che coinvolge l'ascoltatore con le sue sonorità retrò, ma incredibilmente efficaci. Aspettiamo ansiosi i prossimi brani di questa ottima band emergente italiana.