FILMM - Make Believe Penitentiary

05.11.2022

Sbagliare è umano, si impara dagli errori oppure si continua a sbagliare quando manca la consapevolezza tra ciò che è giusto o meno.

La coscienza è qualcosa che appartiene a chi pensa, tutti ne siamo dotati e influenzati allo stesso tempo; la nostra esistenza è simile ad una strada a doppio senso, sceglierne una fa la differenza.

Ammettere l'errore è un sentimento nobile, uno dei tanti capaci di aprire uno spiraglio di luce anche quando il nostro senso di colpa ci ha chiuso in gabbia per troppo tempo e fuori la realtà si perde, come in un romanzo a tinte noir.

C'è una seconda chiave che apre per sempre ogni chiusura ed è la certezza che fuori dalle sbarre delle nostre prigioni, c'è un mare di possibilità e la gabbia in cui siamo legati è solo finzione.

Abbiamo emozioni comuni, e un pezzo come il nuovo singolo prodotto da FILMM "Make Believe Penitentiary" le scatena tutte subito e in modo ancora più attraente con il Videoclip disponibile su Youtube sul suo canale ufficiale.

FILMM è un artista britannico dal grande talento, se pensiamo che questo è solo il suo secondo singolo, è un musicista diretto ed efficace, attraente e tenace come il suo stile.

"Make Believe Penitentiary" è una canzone che si presenta bene fin dai primi secondi, attacca subito con un riff sintetizzato e distorto per poi continuare sinuosa spinta da un ritmo decisamente orecchiabile fondendo generi alternati e sintetizzati della musica elettronica a melodie tipiche di un rock indipendente.


Il video sembra tessuto sul pezzo, emozionante e struggente nelle immagini e nelle parole che accompagna un testo impegnato e giovanile allo stesso tempo.

Forti le immagini che ritraggono un penitenziario circondato da mura di cinta, filo spinato, lucchetti e catene che imprigionano il protagonista del video in una realtà distorta dalla sua mente che guarda al cielo e alla liberta.

Voli di uccelli, raggi del sole che oltrepassano le mura, il mare fuori dal recinto e i rumori di una città dove una volta tutto era tinto di luci dei palazzi delle strade.

Nel ritornello si fa riferimento alla libertà e al senso di piacere che si può provare nel quando tutto è finto, quando fuori dalle sbarre si può osservare l'alba e il tramonto sul mare.

Le immagini in bianco e nere, le tinte fosche della voce e un ritmo solenne che intrappola chi ascolta "Make Believe Penitentiary" fanno del singolo di FILMM un ottimo lavoro artistico, magari malinconico ma che non si può non riascoltare.