FILIP DAHL - Can You See The World

13.03.2023

Ogni volta che ci sintonizziamo su un canale che trasmette le notizie dal mondo, quello che vediamo è uno scenario inquietante e drammatico. Le guerre che sconvolgono il nostro pianeta, la violazione dei diritti umani, la violenza insensata, l'inquinamento e i continui allarmi sui pericolosi effetti dei cambiamenti climatici sono diventati routine, la normalità. 

Ormai accettiamo tutto. Non possiamo fare niente per impedire questi fenomeni che sono esclusivamente manifestazione degli ego smisurati dei governanti del mondo che per perseguire il proprio delirio di onnipotenza stanno condannando la popolazione mondiale a morte certa. Qual è quindi il mondo che stiamo lasciando ai nostri figli e nipoti?

Le drammatiche considerazioni che hanno aperto questo articolo ci sono state ispirate dalla musica e dal testo dell'ultimo singolo di Filip Dahl intitolato Can You See The World, un bellissimo brano prog rock in cui l'artista norvegese affronta il tema del futuro del nostro pianeta.

Un pianoforte e una chitarra pulita aprono con una malinconica melodia questo intenso brano, che attraverso le sue suggestioni prog vuole richiamare la nostra attenzione su quello che sarà il futuro delle prossime generazioni. Le atmosfere di questa traccia sono permeate da un lirismo quasi epico che risuona nelle nostre orecchie come un monito ed un avvertimento. 

Prima che cominci il cantato, la chitarra elettrica esegue un lungo e struggente assolo che sembra voler creare quelle condizioni emotive fondamentali per la giusta fruizione del messaggio che intende comunicare.


La linea vocale attira la nostra attenzione per la scelta delle note cantate che disegnano una melodia seducente e intrisa di sentimento. A circa metà del brano assistiamo ad un cambio di tempo e di atmosfera. La musica si fa più pesante e dinamica, enfatizzata dai fraseggi della chitarra elettrica e da un tempo più sostenuto di batteria.

Il cantante adotta in questa sezione un registro vocale più alto e vibrante che coadiuvato dall'accompagnamento più marcato, orienta il sound in un territorio musicale più vicino al metal. Le cavalcate di basso e batteria ci trainano con forza in questa seconda metà della canzone caratterizzata da una maggiore drammaticità e durezza dei toni che sembrano voler colpire l'ascoltatore per riportarlo con i piedi per terra e metterlo davanti alla realtà dei fatti.

La tastiera si produce in un assolo che ci conduce lentamente verso la fine del brano, in cui compare nuovamente la chitarra elettrica che prende la parola con un ultimo intervento lirico. Il solo è eseguito con un ottimo gusto e feeling, chiudendo la canzone in grande stile.

Con questa emozionante canzone, il cantante ci regala un ottimo brano che appassionerà tutti gli amanti del progressive rock.