FERMATA CAESURA - Empty Promises

20.01.2023

Ognuno di noi nella propria vita ha vissuto l'esperienza di una relazione fallimentare. Quando due persone si incontrano e cominciano a frequentarsi si crea un alchimia che sembra avere tutte le caratteristiche necessarie per durare per sempre. Purtroppo però spesso la vita ci smentisce e quel legame che sembrava indissolubile comincia a perdere pezzi e si avvia ad una lenta e dolorosa risoluzione. 

Il percorso che due individui percorrono insieme si rivela come un viaggio in solitaria, in cui ci accorgiamo che la nostra controparte non ha seguito la nostra stessa evoluzione, rimanendo talmente indietro da rendere inevitabile la separazione. Le promesse di cambiamento si sono rivelate vuote e fasulle. Esasperati dalla tristezza e dalla frustrazione si prende allora la decisione di dare un taglio a quella storia.

I Fermata Caesura sono una band di Baltimora fautrice di un'interessantissima miscela di musica medievale, folk e rock. Il loro ultimo brano è intitolato Empty Promises e come accennato all'inizio di questo articolo parla della fine di una relazione travagliata in cui le vuote promesse perpetuate nel tempo hanno portato ad un'inevitabile rottura.

La band ha coniato il termine Chamber Rock per definire la loro musica che si avvale di archi e chitarre in un 'affascinante amalgama che cattura la nostra attenzione con i particolari procedimenti compositivi adottati.

Il brano in questione comincia con la chitarra acustica che si produce in arpeggio dalle sfumature medievali. Su questo incipit entra in scena il violino che esegue un tema di ispirazione celtica che ci catapulta tra le atmosfere folk nord europee. Una voce femminile e una maschile cantano all'unisono i primi versi del brano con una triste solennità che rappresenta lo stato d'animo di chi si trova nella situazione di cui è oggetto il testo. 


Tra le due strofe torna struggente il violino ad enfatizzare l'umore del pezzo con il suo timbro malinconico e suadente. Quello che colpisce in questa canzone è la combinazione tra procedimenti acustici tradizionali e una scrittura di matrice più moderna che è in grado di creare un'atmosfera magica e sognante, sospesa nel tempo.

La seconda metà del brano è caratterizzata dall'ingresso di tutti gli strumenti che insieme alla voce eseguono una variazione sul tema principale. In questa sezione, in cui il respiro del brano diventa più ampio, assistiamo ad interessanti risoluzioni armoniche che spostano l'emotività del brano su livelli più intensi coadiuvati da un assolo di violino che sembra rappresentare il canto del cigno di questa relazione sentimentale.

Le nervose note iniziali del solo di violino sfociano in una più accomodante melodia che ci conduce dolcemente alla coda del brano in cui il ritornello si ripete fino alla fine della traccia. Questo brano dai toni malinconici sembra voler consolare l'ascoltatore che può immedesimarsi in questa canzone con partecipata empatia.