EVANGELIA CHALDÆAKI & VASILIKI PALLA (Hanım Palet Project) - Leaves Of The Olive Tree | Skyros

31.01.2023

La Grecia è probabilmente uno dei paesi più affascinanti e ricchi di storia al mondo. Nei tempi antichi è stata la culla della cultura occidentale e ancora oggi è riconosciuta come pioniere in molti campi come la filosofia, la geometria, la storia, la matematica e la fisica. 

Il concetto moderno di democrazia è diretto discendente dell'organizzazione politica della Grecia antica a cui dobbiamo anche l'introduzione di importanti forme letterarie come la poesia epica e lirica, la tragedia e la commedia. I miti dell'antica Grecia affascinano da secoli artisti in tutti i campi, dalla pittura alla scultura, dalla letteratura alla musica e nell'ultimo secolo anche il cinema.

Evangelia Chalaeaki e Vasiki Palla sono due cantanti greche fondatrici del progetto musicale Hanim Palet Project, nato per diffondere la cultura popolare greca attraverso la registrazione di brani appartenenti alla tradizione eseguiti soltanto per mezzo della voce femminile delle artiste coinvolte.

L'ultimo brano registrato dal duo si intitola (tradotto in italiano) Le foglie degli alberi d'ulivo. Da sempre presente in moltissime culture, l'ulivo e le sue foglie hanno ricoperto diversi significati, dal cristianesimo, all'ebraismo, dall'antica Grecia e nella civiltà romana ed hanno un ruolo primario anche nella magia e nell'esoterismo.

Nello specifico, l'ulivo nella Grecia antica veniva offerto ai vincitori come simbolo di forza e trionfo, ma allo stesso tempo era ritenuta anche una pianta sacra. La leggenda narra che ad Atene esistesse il primo ulivo del mondo, nato dalla lancia della stessa Dea Atena.

Il brano che stiamo ascoltando è un rifacimento di una canzone tradizionale proveniente dall'isola di Skyros che come abbiamo accennato viene riprodotta in questa sede con il solo ausilio delle voci.

L'atmosfera che si crea durante l'esecuzione del brano ha in sé qualcosa di incredibilmente magico e misterioso. Le due voci che si sovrappongono, armonizzandosi nel completo silenzio ricreano un'atmosfera mitica ed arcaica che ci rimanda alla tradizione orale in cui gli anziani circondati dalla loro comunità narravano miti e leggende.

Da un punto di vista espressivo il silenzio che si insinua tra le note cantate si configura alla stregua di uno strumento addizionale, una terza voce che controbilancia la melodia e ne completa l'architettura. Le parole di questo canto narrano una storia d'amore che non si concretizzerà mai. 


Il testo parla di una persona che vuole vestirsi con le affascinanti foglie d'ulivo per conquistare, facendola impazzire con la sua bellezza, un'altra persona. Nella prima parte del brano non sappiamo chi siano i personaggi. La canzone parla alla persona che è l'oggetto d'amore che viene informata del fatto che sarà punita da Dio per le sofferenze che sta causando all'innamorato.

Negli ultimi versi capiamo che chi canta è un ragazzo che sta giorno e notte davanti alla porta dell'amata, che non lo ricambia. Nonostante l'immensa sofferenza egli rimane lì, vigile, in attesa di essere invitato ad entrare. Le incredibili voci che interpretano questa storia riescono a farci immaginare i volti ed i luoghi evocati nei versi come se potessimo vederli davanti a noi.

Questa narrazione senza tempo esprime tutto il fascino della tradizione orale che si è tramandata nei secoli giungendo infine a noi con tutta la saggezza dei suoi insegnamenti.