ERAPWMDX - The Algorythm

22.03.2025

"The Algorythm": musica ibrida tra umano e macchina

L'avvento dell'intelligenza artificiale ha sollevato tantissimi interrogativi sullo stato dell'arte e il suo futuro. Soprattutto l'ambito musicale, vedendosi invaso da numerosi pezzi generati da questa tecnologia, sotto gli occhi (e le orecchie) increduli dei creativi rimasti integri e leali alla propria non-ancora-anziana musa dell'ispirazione.

Questo presupposto è necessario per comprendere la genialità di The Algorythm di eRapWMDX, un'esperienza ipnotica che interroga il rapporto tra uomo e macchina. Il brano nasce, infatti, da un bizzarro tiro alla fune digitale – l'artista che sfida il sistema alimentando l'algoritmo e venendone poi ripreso, come se avessimo costruito una macchina che, a sua volta, ci costruisce. 

È un loop incessante, un ciclo vizioso in cui per un attimo, ci dimentichiamo di essere noi i veri burattinai, fino a renderci conto della nostra vulnerabilità.

Registrato in Colorado, il brano sfrutta glitch, suoni elettronici e frammenti vocali per creare un'atmosfera sospesa tra il caos e la precisione millimetrica di chissà quale chip avanzato. L'uso di campionamenti di voci iconiche – reminiscenze di figure come Nixon e JFK – arricchisce il pezzo di una dimensione distopica che amplifica il senso di smarrimento e di controllo perduto.

eRapWMDX si dimostra un abile ingegnere del suono, capace di fondere elementi di rock alternativo e industrial in un mix che è tanto disturbante quanto irresistibile. The Algorythm non è solo una canzone, ma un invito a riflettere: chi controlla veramente il nostro destino in questo mondo iperconnesso? 

Un paradosso necessario che racconta la sovraesposizione ai contenuti con arte creata esclusivamente da un autore umano.
È un viaggio sonoro che scuote, sfida e, infine, ci spinge a riconoscere il nostro ruolo in questo ecosistema digitale.