ENERGY WHORES - Dark Money
Una famoso aforisma di Bertold Brecht recita: Il vero ladro non è chi rapina una banca, ma chi la fonda. Questa massima nota ai più, fa capire quale sia l'opinione generale delle persone sui soldi e le banche.
Nell'immaginario collettivo il possedere denaro è ancora uno status quo che differenzia i "poveracci" dalle persone perbene benché sia anche noto il detto: i danni che hanno fatto le persone con la cravatta, quelli con i tatuaggi non li hanno fatti mai. In questo clima di crisi, ma in realtà da molti anni, la classe media sta sparendo, aumentando la differenza ed il divario tra chi possiede molto e chi poco o nulla.
Molte analisi sociologiche hanno mostrato che chi ha denaro non ostenta e chi invece non è ha acquista beni di lusso per apparire ricco. Il popolo si scaglia contro i politici che nel pensiero comune guadagnano cifre stratosferiche a fronte di nullafacenza ed assenteismo.
Quello della classe politica corrotta che con il denaro può acquistare tutto, dai voti ai favori, è un tema su cui sono stati girati centinaia di film e scritte centinaia di canzoni. Non a caso. La corruzione esiste da sempre e chi ha più potere ne è necessariamente più soggetto. L'ultimo singolo della band Energy Whores si chiama Dark Money e rappresenta l'ennesima denuncia di questo fenomeno.
Gli Energy Whores sono un'originale band dedita a quello che è stato definito Folk Electronic. La band è un duo composto dalla cantante Carrie Schoenfeld e dal chitarrista Attilio Valenti. Oltre ad essere polistrumentista, Carrie è attiva anche nell'industria dei film come regista, screenwriter e produttrice. Il nuovo brano che andiamo ad analizzare è Dark Money e come abbiamo già detto tratta il tema della corruzione dei politici e quello che riescono a fare con il denaro.
La canzone è un energico rock elettronico contaminato dall'industrial che si fa strada nelle nostre orecchie attraverso un lungo testo denuncia che sui toni della satira ci racconta i meccanismi che reggono in piedi la classe politica. Le liriche parlano esplicitamente di favori per soldi, bugie e "contentini" agli elettori e denaro in cambio di lavori sporchi fatti su commissione.
Riciclaggio, banche svizzere, barche da sogno e la complicità delle grandi pubblicità in TV che spacciano menzogne per fatti reali sono solo alcuni dei capi di accusa che muove la band alla classe politica. Il pezzo è accattivante e coinvolgente, attraverso i suoi versi sarcastici mette in luce l'aspetto più mostruoso del mondo della politica, ma purtroppo è una causa persa.
La corruzione non sarà mai sconfitta e l'unica cosa che possiamo fare è seguire il consiglio che dà il personaggio interpretato da Robin Williams nel film L'uomo dell'anno (Man of the year): I politici sono come le mutande, vanno cambiati spesso e per lo stesso motivo.