EMILY SAUNDERS - Mashup

03.11.2023

Ogni giorno quando ci alziamo dal letto per svolgere le nostre regolari attività sbuffiamo e ci lamentiamo della nostra vita. Ci sentiamo insoddisfatti e frustrati e vorremmo che le cose cambiassero. In realtà spesso non ci rendiamo conto di quanto possediamo, dando per scontato quello che abbiamo.

Nel mondo esistono milioni di persone che stanno perdendo la casa, i propri mezzi di sussistenza e in qualche caso anche la vita. Esiste un élite che dall'alto della sua prestigiosa posizione decide della vita e della morte di tutte quelle classi sociali che vivono in condizioni di miseria. Non c'è bisogno di guardare ai paesi del Terzo Mondo, il fenomeno è incredibilmente più diffuso di quanto si pensi. Invece di lamentarci di quanto abbiamo dovremmo cercare di aiutare o quanto meno non girare la testa dall'altra parte.

Le parole che hanno aperto questo articolo sono ispirate al messaggio contenuto nell'ultimo singolo di Emily Saunders intitolato Mashup. In questo strepitoso brano jazz-fusion la cantante inglese vuole sensibilizzarci alla nostra responsabilità morale e umana nei confronti di tutte quelle persone che non godono della stessa fortuna che abbiamo avuto noi.

Il brano si apre con pochissime note che hanno il compito di gettarci in pasto ad un dinamicissimo ritmo jazz su cui viene eseguito un complesso riff in stile prog rock anni '70. La voce di Emily si inserisce come uno strumento addizionale effettuando vocalizzi che sembrano cucire insieme tutti i pezzi del mosaico sonoro del brano.

Questa sezione introduttiva ci conduce alla strofa in cui la voce armonizzata a tre tracce esegue una melodia all'apparenza fredda e robotica che si sviluppa sopra un sofisticato e brulicante tessuto sonoro che nella nostra interpretazione rappresenta il caos quotidiano all'ombra del quale si consumano migliaia di tragedie individuali.

Il brano è caratterizzato da una certa frenesia ed urgenza espressiva che crea un certa tensione emotiva. A circa metà del brano interviene la tromba che esegue un assolo che assume le fattezze di una voce che cerca di emergere dalla folla per far sentire le proprie ragioni e raccontare la sua storia. Quello che ascoltiamo sembra effettivamente un appello fatto ad un mondo che va avanti senza curarsi di nessuno.

Il brano è caratterizzato da un trascinante swing che mantiene alta l'attenzione degli ascoltatori per tutta la sua durata. La canzone esplora quelle esistenze estremamente in difficoltà spesso vittime di pregiudizi e ignorate dai più. Quello che la cantante vuole sottolineare con questo brano è il fatto che è possibile aiutare e che è nostro dovere non distogliere lo sguardo su chi soffre.

Un brano magnetico e profondo, ambasciatore di un messaggio di solidarietà e speranza. Consigliatissimo.