EMERALD PARK - We Wasted All Our Memories

07.12.2023

Quando ripensiamo al nostro passato abbiamo la tendenza a ricordare principalmente gli eventi e gli aspetti positivi di quel tempo. In un certo senso è come se idealizzassimo un'epoca in cui a posteriori anche le cose brutte ci appaiono non più così gravi. Questo probabilmente accade perché nel corso degli anni ci siamo trovati obiettivamente ad affrontare problemi più seri di quelli che avevamo una volta.

Alla luce di questa rivalutazione del passato abbiamo l'impressione di aver sprecato quegli anni e di non esserceli goduti a pieno perché troppo preoccupati a risolvere questioni che, a posteriori, potremmo tranquillamente definire superficiali. E' questo che ci fa provare nostalgia per quei tempi e ci fa rammaricare del fatto che eravamo troppo giovani e stupidi per apprezzarli.

Le parole in apertura di questo articolo ci sono state ispirate dalle atmosfere nostalgie ed evocative dell'ultimo singolo degli Emerald Park intitolato We Wasted All Our Memories. Con questo brano la band svedese ci regala una canzone che riecheggia un epoca passata che viene mentalmente rivissuta in tutto il suo perduto romanticismo. Il brano è stato realizzato in collaborazione con The Lonely Sasquatch e Danish Daycare che si sono occupati delle fasi di registrazione e del missaggio.

Un suono di un synth gracchiante ci introduce ad un ritmo ballabile su cui vari strati sonori si accavallano creando un atmosfera sfumata ed indefinita che rievoca sensazioni e colori di un tempo remoto. L'andamento del brano è vivace, ma risulta permeato da una dolce malinconia che ci scalda il cuore. La voce inizia la sua narrazione che ci conduce in un luogo della memoria che brilla ancora di una luce armoniosa e serena.

La linea melodica della voce ci accompagna in questo viaggio a ritroso consegnandoci un ritornello incredibilmente orecchiabile che agisce da balsamo per i nostri sensi. L'arrangiamento è molto ricco e particolareggiato. Le note dei synth scintillano come la luce del sole sulla superficie di un lago tra arpeggi e frasi mentre le chitarre indugiano in ostinati incisivi e brillanti.

Ascoltando il brano abbiamo l'impressione di guardare una vecchia videocassetta in cui sono stati catturati i nostri ricordi e quella visione ci fa sprofondare in uno stato di dolce nostalgia, facendoci apprezzare un'epoca ormai lontana. La canzone scorre via in maniera fluida e appassionata e non possiamo fare altro che immergerci sereni in quella dimensione onirica e sognante.

Un brano stupendo che ci prende per mano e ci conduce in luogo felice.