ELJURI - Reflexion

11.10.2022

"Casa" è un concetto mutevole e personale, un'idea che è fatta più di sentimenti ed emozioni che di mura. Casa è dove sta chi amiamo, dove sta il nostro cuore, dove la nostra anima si sente nel posto giusto e al momento giusto. Casa è una e tante, casa è ovunque o in nessun posto. Casa è collettività, è unione e forza. 

Per questo è così difficile definirla, darle dei confini, capire cosa significhi per noi: è molte cose allo stesso tempo, è personale e individuale per necessità ma è anche obbligatoriamente legata ai nostri rapporti e legami. Più di tutto, la casa va protetta.

Cecilia Villar Eljuri è cantautrice, cantante, chitarrista, arrangiatrice e anche produttrice di questo suo quinto album in studio da solista. Ha sviluppato melodie ipnotiche e innegabili, familiari e estranee allo stesso tempo con il suo "Reflexión". 

Gli imponenti assoli di chitarra di Eljuri e la forte voce emotivamente carica la rendono immediatamente distinguibile e fanno del suo suono un suono con la firma. Con pesanti groove guidati dalla chitarra i generi rock, latino, mediorientale, reggae, funk e dance avvolgono e ammantano storie di resilienza, rifugio, parlano dei nostri confini e del pianeta. L'attivista latina con la sua musica rafforza la comunità Latinx, gli amici, gli alleati e tutti i sostenitori dei diritti umani.

Il suono di Eljuri si interseca da qualche parte tra le culture in cui è cresciuta e i luoghi che ha chiamato casa: Spagna, Libano, Ecuador e New York City. Attraverso il suo stile musicale distintivo spera di aprire l'accesso alla scoperta, alla crescita e alla riflessione.

"Ho scritto questo nuovo album, 'Reflexión' come antidoto alla nostra recente esperienza condivisa di inconcepibile isolamento. Le melodie innalzeranno la tua vibrazione interna verso l'energia positiva."

Eljuri


"Reflexion" inizia con un riff così vibrante, groovy e contagioso su "Espejo" che ci ritroviamo subito a muoverci a ritmo. Anche se il linguaggio sfugge a chi non ha gli strumenti linguistici per capirlo, e quindi gran parte del significato alla base di ogni traccia potrebbe non essere immediatamente distinguibile, la pura gioia che trasmette è indubbia.

Questo primo brano è incredibilmente rock e incredibilmente divertente, guidato da una chitarra incredibile. Combinando una miriade di stili musicali, da un hard rock più pesante e aggressivo a melodie reggae leggere e ballabili, Eljuri riesce a tenere l'attenzione costantemente alta. "Salva la Tierra" ad esempio è un brano più trattenuto, meno chiassoso e turbolento rispetto all'apertura, ma comunque accattivante per la sua costruzione più onnicomprensiva e il meraviglioso calo intorno al minuto e mezzo.

Anche il modo in cui viene cantato il ritornello ci fa venir voglia di cantare, già dal primo ascolto. La componente dei testi e delle riflessioni sull'attivismo è poi fondamentale: "Por ti" invita a celebrare la lotta e unirsi a essa danzando, "Keep it up" ci propone di farlo cantando, "La Voz" e "El Camino" dicono di impegnarsi per la propria comunità. E poi c'è "Home", in inglese, il grande tributo a New York City. Tutte le canzoni dell'album sono così: si rincorrono, si superano, si mischiano e fluiscono, senza mai lasciarci a bocca asciutta.

Per quanto riguarda il rock latino, questo è uno spazio relativamente nuovo e molto interessante. Il lavoro con la chitarra è al di là dell'esemplare, costantemente innovativo e meravigliosamente divertente. È un album contro la noia, dall'inizio alla fine.