EDOARDO TINCANI e LOOKin4 - Bisagno
La guerra, nella sua cruda realtà, ha da sempre segnato profondamente la storia dell'umanità, lasciando dietro di sé cicatrici indelebili. Un evento storico che continua a riverberarsi attraverso le generazioni è di sicuro la Seconda Guerra Mondiale. Di questo conflitto epocale anche la musica si fa veicolo di memoria e consapevolezza con le lezioni di vita che la storia ci tramanda.
L'incipit che avete letto è ispirato al brano "Bisagno", registrato presso lo Studio Magnani di Reggio Emilia da Edoardo Tincani (testo e voce) e con la musica di Gabriele Chiodo dei LOOKin4.
La rock band che accompagna il brano è formata da Paolo Battistelli (basso e cori), Stefano Boggi (chitarra elettrica), Gabriele Chiodo (chitarra acustica e armonica a bocca) e Andrea Zavaroni (batteria); il brano è stato inoltre mixato e masterizzato da Marco Gatti e distribuito dalla sua Etichetta Discografica Artisti Online.
"Bisagno" è il nome di battaglia di Aldo Gastaldi, servo di Dio e "primo partigiano d'Italia", che nasce a Granarolo (Genova) il 17 settembre 1921 e cresce in un ambiente sano e semplice.
Aldo ama l'attività fisica e preferisce sin dalla giovinezza la solitudine della montagna al chiasso della città; intraprende gli studi tecnici e dopo il diploma di iscrive a Economia e Commercio; sin dalla prima giovinezza Aldo matura una fede cristiana coerente e profonda, messa alla prova quando un decreto governativo ordina ai giovani universitari della classe 1921 di partire volontari per la guerra.
Gastaldi svolge il servizio militare nel Genio, dapprima come soldato semplice, poi come caporale, sergente e infine come ufficiale. Subito dopo l'armistizio decide di salire in montagna e con alcuni altri "ribelli" dà vita alla formazione che prenderà il nome di Divisione Cichero, l'unica in Italia dotata di un "codice morale" che sancisce severe norme comportamentali: il comandante, alla luce del Vangelo, non è colui che è servito ma colui che serve.
Bisagno, medaglia d'oro al Valor Militare e primo partigiano d'Italia, muore il 21 maggio 1945 all'età di 23 anni in circostanze mai del tutto acclarate. "Italiano, partigiano, non disprezza l'avversario e giudica la guerra pazzia" è il verso cardine della canzone, in cui l'artista configura i tratti del protagonista del brano: un uomo coraggioso e mosso da valori di umanità.
Un'armonica apre il brano che si configura come un country piacevole ed il ritmo incalzante ci fa immaginare il comandante che corre fiero per servire la sua patria e proteggere i suoi compagni.
In un'Europa ancora tristemente devastata dai conflitti, "Bisagno" ricorda la pazzia di ogni guerra e la forza della logica non violenta.
Un brano consigliassimo a chi ha bisogno di un'infusione di speranza.