EDDIE COHN - Wave Goodbye - Downtown Session
Chi avrà qualche capello un po' grigio ricorderà con un pizzico di nostalgica malinconia MTV Unplugged, il programma televisivo che portò per la prima volta la musica a 360° nelle case degli appassionati trasmettendo concerti dal vivo in versione acustica di musicisti famosi. Spesso dalle esibizioni dei cantanti e delle band venivano ricavati gli album dal vivo.
Si è forse ispirato ad MTV Unplugged anche Eddie Cohn per la rivisitazione della sua "Wave Goodbye – Downtown LA Session", ripresentata appunto in versione unplugged in compagnia di Brett Farkas, che si è occupato delle chitarre elettriche e del basso.
Eddie, artista originario di Cleveland, è stato punto dall'insetto della musica a soli 3 anni e ha trascorso la sua infanzia imparando a suonare nuovi strumenti musicali. Ispirato ad artisti e band del calibro dei Nirvana e dei Pearl Jam (e scusate se è poco!), ha dato vita a canzoni molto profonde dal carattere intimamente introspettivo.
"Wave Goodbye Downtown LA Session" è l'ennesima dimostrazione del talento grezzo e artigianale, nel senso buono del termine, di Eddie Cohn. Rifacendosi all'epoca di MTV Unplugged, l'artista statunitense crea un'atmosfera rock senza tempo con la sua voce ricca e appassionata, capace di catturare l'attenzione già dalla prima nota di chitarra.
La versione unplugged risulta volutamente minimal, creando un rapporto ancora più intimo e personale tra Eddie e l'ascoltatore grazie anche alle note della chitarra calde e piene di sentimento. Ogni strimpellio sprizza energia ed emozioni e fa da contorno alla voce dell'artista che crea un'esperienza sonora ricca e coinvolgente.
"Wave Goodbye Downtown LA Session" mostra quanto la musica può essere allo stesso tempo semplice, intima e profonda, trasmettendo le emozioni crude tramite arrangiamenti basici ed essenziali. La voce di Eddie, in stile country, è estremamente flessibile e fornisce un'esperienza d'ascolto davvero unica.
La narrazione è profondamente introspettiva e la musica profuma di quegli addii agrodolci, come quando torni a casa dopo una lunga vacanza. Da un lato sei contento di tornare alla tua quotidianità, d'altro lato però ti si stringe il cuore per dover lasciare posti e persone che hai amato.
La canzone ha un suo battito e respira proprio come un organismo vivente. Più ascolti "Wave Goodbye Downtown LA Session" e più capisci che non è una semplice canzone, ma una sorta di rituale per cambiare pelle e abbracciare i cambiamenti necessari senza paura di quel che sarà.
Il ritmo della canzone risuona in quegli spazi vuoti che ogni tanto si creano dentro di noi, sussurrandoci storie profonde di cambiamenti e novità che, volenti o nolenti, fanno parte della vita. La canzone cattura gli addii, che posso essere quelli sussurrati dolcemente ad un amante del passato, quelli detti a vecchi ricordi che ancora persistono nella mente e a quelli urlati alla parte di noi stessi che vogliamo abbandonare per sempre.
A completare il tutto c'è l'ottimo lavoro di mixaggio e mastering di Kevin Penner, mentre a supporto della canzone c'è anche un video con la giungla di cemento di Los Angeles a fare da sfondo, un altro cenno nostalgico avvolto nella modernità.