DOZENZ - Chasing Tigers

04.03.2023

I meccanismi che sono alla base del pensiero sono difficilmente indagabili. Spesso la nostra mente può diventare il nostro peggiore nemico. Quando un pensiero diventa persistente ed il nostro cervello si convince di voler perseguire un determinato obbiettivo non c'è niente da fare. 

Tutti i nostri sforzi saranno orientati alla realizzazione di quel progetto che non solo sappiamo essere sbagliato, ma siamo anche consapevoli che il suo raggiungimento produrrà per noi effetti negativi. C'è solo una piccola parte di noi che è assolutamente convinta che alla fine ne sarà valsa la pena e inspiegabilmente il cervello si adopererà per assecondare quella misera voce fuori dal coro che è a favore del progetto.

Le considerazioni di apertura di questo articolo trovano riscontro con l'argomento trattato nell'ultimo singolo dell'artista Dozenz intitolato Chasing Tigers. Il brano che stiamo prendendo in esame parla infatti di quella sensazione di nervosismo che proviamo quando vediamo le nostre aspettative di successo frustrate dalle difficoltà del caso a cui fa da eco la nostra voce interiore che spinge per desistere.

Il brano in questione vede la partecipazione di J Fitz che appare come voce interpretante in questa traccia. Il sound della canzone di Dozen è fresco e dinamico ed è la risultanza della fusione di diversi generi e stili musicali che fanno apparire la traccia come una riuscita miscela di soul, alternative rock e pop. La voce in questo brano ricopre sicuramente un ruolo di spicco nell'economia della canzone. 


La linea melodica è assolutamente coinvolgente e metto in risalto le qualità canore di J Fitz. Al di là delle evoluzioni compiute dalla voce, quello che maggiormente colpisce è lo stupendo timbro del cantante. In questo brano riusciamo ad apprezzare una tecnica vocale perfetta che si sposa con gusto e feeling traducendosi in un dialogo appassionato con l'ascoltatore.

Il titolo del pezzo che possiamo tradurre con "inseguendo le tigri", è sufficiente per capire di cosa tratti la canzone. Il testo mette in scena una serie di riflessioni che trovano il loro compimento nel ritornello. In questa sezione infatti il cantante chiama se stesso stupido perché si ostina ad inseguire un obbiettivo pericoloso il cui conseguimento sarà dannoso per il protagonista.

Il tessuto musicale della traccia è ricco di elementi che vanno a comporsi in un moto accrescitivo nel corso del brano andando così ad enfatizzare la brillante metafora espressa dal titolo della canzone.

La produzione chiara e pulita della traccia ci permette di apprezzare l'accurata scelta dei suoni che riescono a mettere ancora più in risalto la voce di J Fitz. Questo brano stupendo ci ha totalmente conquistato e ci sentiamo di consigliare il suo ascolto a tutti gli appassionati di buona musica.