DIE KAMMER - Season V: Maybe forgotten. Maybe glorious.

17.04.2024

La musica da camera è una costola della musica classica che, nel corso degli anni, è stata interpretata in modi diversi dando vita ad un sound davvero molto originale e particolare. Potremmo definire eccentrico e fuori dagli schemi la musica da camera dei Die Kammer, band composta da Marcus Testory (voce) e Matthias Ambrè (chitarra), ai quali si sono aggiunti Tabea Rotter al violoncello e Dennis Bergmann al basso, che hanno lanciato da poco l'album "Season V – Maybe forgotten. Maybe glorious" dove spingono il loro sound in nuove e intriganti direzioni, mantenendo il nucleo emotivo della loro musica.

L'album mette insieme chitarre acustiche, violoncelli, bassi e ritmi elettronici che danzano magnificamente tra di loro per un sound finale unico nel suo genere, fresco e sperimentale. Il viaggio musicale inizia con "My Dearie Don't Worry", che apre le danze con un dolce carillon dal suono tetro e sinistro e con il ronzio del violoncello a fare da sottofondo. Il suono cattura l'ascoltatore e non lo molla fino alla fine, accompagnandolo in un viaggio verso l'ignoto che nota dopo nota si fa più triste, malinconico ma allo stesso tempo anche dolce e duro alternando suoni leggeri e altri più pesanti.

In "I've Give Up to Cry" l'intro è dolcemente malinconico ma anche più veloce e la parte del leone la fa il violoncello che duetta magnificamente con la chitarra acustica. Lo strimpellìo si fa sempre più veloce conferendo velocità e intensità alla canzone, sulla quale entra la voce profonda e incredibilmente intensa di Marcus.

La terza canzone, "Ignoring My Safeword", è accompagnata da un video musicale a tratti inquietante che esplora la psiche umana che controlla, manipola, punisce e seduce. Una canzone dalle ambivalenze distruttive sull'amore. In "The Black Veil of Eternity" i tasti e la batteria trascinano subito l'ascoltatore in un mondo magico e onirico, con un suono rilassante ma anche agrodolce.

"Cold Cold Comfort" è una svolta nell'album, in quanto rispetto agli altri brani ha un animo più ottimista con il basso e la chitarra che lavorando sinergicamente tra di loro creano un suono a metà tra il gioioso e il triste. Le note pesanti della chitarra acustica portano nel mondo tenebroso di "I've Lost My Shadow", al quale fa seguito "Melancholy Milkshake" che rispetto alle altre canzoni ha un ritmo più frenetico e che mixa più elementi musicali senza paura con lo strimpellio acustico vivace e divertente.

"The Void" guarda al terrificante spazio vuoto occupato da una persona che oggi purtroppo non c'è più. La nona tappa del viaggio musicale è "Ago" che, con la sua acustica calda, avvolge l'ascoltatore in un grande e soffocante abbraccio. Il viaggio finisce con "I Am Leaving Now", un brano struggente e profondo dove la band ci mette tutto il suo cuore e che viene proposto in due differenti versioni.

L'album dei Die Kammer disorienta, poiché distrugge quello che fino a poco tempo prima aveva costruito attraverso una visione cruda e autentica della tempesta di emozioni che si agita dentro ognuno di noi. Questo mix di musica da camera e di musica elettronica è una bomba, non devi fare altro che accendere la miccia!