DELTAWELLE - Repetition

09.04.2023

Immaginiamo di trovarci in una pellicola di fantascienza degli anni '60. Siamo stati catturati dai cattivi di turno che hanno intenzione di fare esperimenti su di noi. Ci svegliamo sdraiati su un tavolo operatorio e per motivi non chiari lo staff medico si è dovuto allontanare, siamo soli. Con indosso soltanto un camice aperto sulla schiena cerchiamo di fuggire. Purtroppo appena aperta la porta ci troviamo in un labirinto di corridoi in cui ci addentriamo. Ci muoviamo a zig-zag ancora storditi dall'anestesia e ci appoggiamo con le mani al muro per non cadere. Un suono simile ad una sirena rimbomba per i corridoi. Mentre camminiamo attraversiamo diverse porte, ma improvvisamente ci ritroviamo di nuovo nella sala da cui siamo fuggiti. Abbiamo girato in tondo o stiamo soltanto sognando? Sentiamo un ago penetrarci nel collo e tutto si fa buio.

La strana esperienza descritta nell'introduzione di questo articolo ci è stata ispirata dal bizzarro e stralunato sound dei Deltawelle che con Repetition ci regalano una fantastico brano in bilico tra avanguardia e psichedelia.

La traccia comincia con degli arpeggi di tastiera che si ripetono in loop e che determinano l'inizio del viaggio. Il charleston della batteria comincia a battere il tempo con elaborate figure ritmiche. Quando il pezzo parte col suo tempo funkeggiante la tastiera esegue un tema spaziale accentato che enfatizza la vivace ritmica di fondo. Il pezzo ha un sound anni '70 che scorre veloce come un fiume e noi abbiamo la sensazione di nuotare controcorrente. L'atmosfera è dominata da una strana tensione di base in cui il persistente suono della tastiera sembra volerci far perdere l'orientamento. Il testo della canzone è un collage di parole apparentemente prive di logica. 

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E' come se ci fosse un messaggio segreto tra le righe che non riusciamo a cogliere perché la nostra mente corre più veloce di noi. La voce filtrata canta in modo allucinato sostenuta dai cori che armonizzano la linea principale. Il ritmo è assolutamente trascinante e si frammenta in molte sezioni strumentali in cui possiamo apprezzare il forte senso della dinamica e le fantasiose variazioni. Il groove pieno di brio ci fa rimanere incollati alle casse mentre i nostri occhi persi nel vuoto immaginano figure colorate che si muovono roteando.

Quando il pezzo si chiude con uno spiazzante accordo maggiore la nostra bocca è ancora aperta e l'unica cosa che possiamo fare è far ripartire il brano dal principio per capire in quale punto ci siamo completamente persi. La canzone è corredata da un video promozionale registrato al The Famous Goldwatch in cui la band esegue questo pezzo dal vivo. Quello che colpisce più di tutto è il grande feeling che lega i musicisti che eseguono il complesso brano con incredibile naturalezza. Niente da dire, fenomenale!