DANIA O. TAUSEN - Ja/Nei

27.10.2023

Sei un tipo da sì o sei un tipo da no? La domanda potrebbe essere bizzarra, ma le persone da sì generalmente sono ottimiste e positive e pensano che tutto andrà per il meglio. E poi ci sono le persone da no, solitamente pessimiste e pronte a vedere sempre tutto nero. In realtà non sempre si tratta di pessimismo, ma di crudo realismo.

E se ci fossero i "ni"? Non sempre è possibile rispondere sì o no, a volte ci sono i "forse" e anche i "non so". Si tratta di quelle cosiddette zone grigie, che non necessariamente sono bianche o nere ma rappresentano qualcosa di ibrido.

E sono proprio quelle zone grigie che va ad esplorare Dania O. Tausen, cantante emergente faroense che da poco ha lanciato il suo album "ja/nei og restin av vikuni" che significa "sì/no e il resto della settimana". Dania, come nel suo primo album, ha collaborato col cugino polistrumentista e produttore Benjamin Djurhuus e la sua ultima fatica è stata impreziosita dalla presenza del talentuoso cantautore e musicista Ragnar Finsson.

Un album che parte da una full immersion nelle cose più ordinarie della nostra vita: fare shopping, lavorare e viaggiare. Ma, come ci ricorda il saggio Lao Tzu, "anche un viaggio di mille miglia inizia con un piccolo passo". E allora, anche partendo dalle cose che ci sembrano più banali, possiamo arrivare ad argomenti molto più complessi che riguardano la natura che ci circonda, il subconscio o decisioni che avranno un impatto diretto sulla nostra vita.

La vita è fatta di sì e di no e così l'artista, con molta creatività, ha suddiviso l'album in due lati: il lato A che corrisponde al sì e il lato B che corrisponde al no. E poi c'è "il resto della settimana", dove si nascondono le zone grigie.

Il lato A dell'album ha un'attitudine più ottimista che cerca la positività anche in mezzo al caos. Ci invita ad apprezzare le piccole gioie e i momenti sereni della vita, lasciandoci alle spalle le cose superflue che ci danno noia.

Il lato B invece si concentra sugli aspetti più oscuri e introspettivi del nostro pensiero, che comprende stanchezza, incertezza e ossessione che ci fanno propendere più per il no che per il sì. Non necessariamente un no è da intendersi negativamente, anzi, può aiutarci a scoprire i pensieri personali e più oscuri che vengono relegati in fondo per paura, rabbia o vergogna. Un no è pur sempre una rottura, un processo che può portare al cambiamento e quindi ad allontanarci dalla nostra comfort zone, aiutandoci a crescere. Ammettere di essere vulnerabili o riconoscere i propri limiti o i propri errori è un primo passo verso la libertà.

Già, la libertà, un tema molto caro a Dania che ha deciso di cantare in faroense. Una decisione dettata dal fatto che in faroense lei riesce ad esprimersi meglio, dal momento che ha trovato la sua voce poetica proprio nella sua madrelingua. E musicalmente che lingua parla l'album? Dania è cresciuta con i fratelli che ascoltavano rock, per poi avvicinarsi al jazz a 18 anni, flirtando con la musica pop e infine innamorandosi della musica folk.

La musica che scrive è un mix di tutto questo. Non sappiamo se sei un tipo da sì o da no, ma se sei un amante della buona musica e ti stai chiedendo se ascoltare questo album non ci sono dubbi: la risposta è sì!