DAN WEBB - Sunshine/Dialogue

13.06.2023

Un artista per crescere ed evolversi non può rimanere isolato dal mondo, nessun uomo è un'isola. Quello che lo spirito artistico richiede maggiormente è un continuo flusso di stimoli e di input. Quando si viaggia e si incontrano nuove culture entriamo in contatto con qualcosa che non conoscevamo, ma ancora più importante è il dialogo e l'interazione con le altre persone. 

La conoscenza che deriva da una conversazione e il punto di vista di un altro individuo sono un'incredibile esperienza formativa che induce a riflessioni che spostano la nostra prospettiva verso un'altra angolazione. Chi si isola dal mondo e dalle opinioni altrui rischia di finire in un circolo vizioso di autocompiacimento sterile che prosciuga l'ispirazione e la creatività. Conoscere significa ampliare i propri orizzonti e rinnovare il proprio bagaglio culturale.

Il produttore Dan Webb ha passato quattro anni intervistando una serie di artisti tra cui: giovani emergenti, diversi vincitori di Grammy Award e personaggi insigniti nella Rock'N'Roll Of Fame. Il risultato di questa ricerca ha portato al concepimento e alla pubblicazione del suo ultimo album intitolato Sunshine/Dialogue, un disco strumentale di dodici brani ispirato dalle conversazioni tenute con le personalità con cui ha interagito.

Il sound del disco è incredibilmente vario e riflette a pieno quanto abbiamo detto in apertura di questo articolo. L'album è caratterizzato da un grande eclettismo che emerge sia in sede di composizione che di inventiva. Il pezzo che apre questa raccolta è Drifter che funge da biglietto da visita e presentazione per un disco che si affranca da facili etichettature.

Lo stile di Dan Webb è un concentrato di esuberanza misurata, affilata come una lama e pronta a stupire ad ogni traccia.

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Tra le conversazioni più rilevanti effettuate da Dan c'è quella con Greg Saunier e la sua personale visione artistica. Nel secondo brano, A Good Song, infatti Dan inserisce parte di quello scambio di opinioni all'interno della composizione per rendere ancora più chiaro il concept alla base dell'album. Sono molteplici i linguaggi musicali utilizzati in quest'opera, sia in termini di sonorità che di ritmo. La parola d'orine è sperimentazione e contaminazione.

La fusione di generi effettuata in quest'opera mostra un artista incredibilmente creativo che ci consegna un affresco sonoro estremamente ricco di spunti ed intuizioni. Ritmi Jazz, incursioni di chitarre distorte, campionamenti, musica folk e musica colta trovano in questi dodici brani il loro habitat naturale per regalare all'ascoltatore un esperienza uditiva fresca ed inedita.

Per rendere giustizia a questo lavoro occorrerebbe scrivere un articolo per ogni brano, quindi il nostro consiglio è quello di ascoltarlo attentamente dall'inizio alla fine.