CRUX - Save Me

18.01.2023

Se i nostri occhi avessero la capacità di osservare nella sua totalità il mondo, vedrebbero che esso è dominato dalla sofferenza. Le guerre, le carestie, la fame, i diritti umani negati e lo stato di assoluta povertà in cui versano tantissimi paesi sono le piaghe che flagellano la popolazione di tantissime parti del globo. 

Non riusciamo a capacitarci del fatto che i potenti della terra non riescano a trovare una soluzione a tutta questa agghiacciante situazione. Gli interessi economici che reggono il pianeta sono troppo grandi per far sì che si arrivi ad una risoluzione del problema. Non c'è interesse nel far cessare la sofferenza perché chi ne trae enormi vantaggi economici è pronto a tutto per non perdere i suoi privilegi. 

Non c'è bisogno di scomodare le grandi teorie delle cospirazioni mondiali, queste dinamiche sono purtroppo tipiche di quell'animale assetato di sangue anche noto come uomo.

La band Crux ha pubblicato recentemente un Ep intitolato Save Me, un album di denuncia dai toni lirici e solenni costituito da due versioni della title track più uno strumentale intitolato Specialist Jewellery.

Il brano Save Me ha i toni maestosi e le caratteristiche tipiche della musica prog. Il sound del pezzo è ricco di sfumature e strumenti che dipingono un drammatico affresco sulla condizione umana. Il testo della canzone parla infatti di come gli uomini di potere abbiano l'autorità e la possibilità di migliorare la vita delle persone e di come scelgano deliberatamente di non farlo.

Questo particolare tema viene affrontato nella sua serietà con suoni specifici come l'organo e l'utilizzo delle armonie vocali che enfatizzano la solennità delle liriche. Il brano è stato registrato agli The Nave Studios a Leeds, una struttura che precedentemente era una chiesa, particolare questo che spiega il riverbero naturale degli strumenti. 

Da un punto di vista lirico, il cantante si ispira a Mattew Bellamy, Tom Yorke e Jeff Buckley. Troviamo conferma di queste influenze nella vocalità del brano che fa dell'uso del falsetto una caratteristica dominante che conferisce una leggerezza che controbilancia le drammatiche atmosfere del pezzo. 


Il secondo verso della canzone mette in scena una parafrasi dell'opera Dies Irae, una colta citazione che esaspera la climax del brano. Questo affascinate pezzo dai toni epici coinvolge emotivamente l'ascoltatore che riesce a calarsi nello spirito del brano. Il testo ripetitivo della canzone assume le connotazioni di una preghiera che sembra implorare un intervento divino come ultima possibilità si salvezza.

Il secondo inedito di questo Ep è Specialist Jewellery. In questo strumentale possiamo apprezzare la scrittura della band che si esprime anche in questo caso attraverso le dinamiche strutturali del progressive.

La costruzione del brano è affidata allo sviluppo di una cellula melodica iniziale che si arricchisce nella sua evoluzione di elementi che vanno a caricare di emotività le suggestione originaria del pezzo.

Nell'economia dell'Ep questo inserto strumentale va a costituire la seconda faccia del tema principale incarnando la speranza collettiva dei popoli assoggettati ai poteri forti che dall'alto manovrano i fili del mondo con crudeltà e freddo cinismo.