CRUX - Lost Souls

11.10.2023

Cosa succederebbe se al timone di una nave ci fosse un capitano cieco? Semplicemente una catastrofe. Immaginiamo un'imbarcazione piena di passeggeri che procede a tutta velocità contro degli scogli. La gente vede il pericolo avvicinarsi senza poter fare nulla per evitare l'impatto, mentre il comandante va avanti sulla sua rotta incurante dell'imminente catastrofe.

Questo è quello che succede ogni giorno nel mondo, dove governanti insensibili ai problemi e ai drammi dell'uomo comune, agiscono senza pensare alle conseguenze che le proprie azioni causeranno alle generazioni nel prossimo futuro. Esiste un distacco enorme tra chi detiene il potere e le masse che non possono che subire passivamente l'inevitabile tragedia.

Le parole che hanno aperto aperto questo articolo sono ispirate alla storia raccontata nell'ultimo singolo dei Crux intitolato Lost Souls, un intenso brano alternative rock che cattura l'essenza dei drammatici tempi che stiamo vivendo attraverso una metafora del potere che rimane cieco alle esigenze e alle sofferenze delle masse. I Crux sono già apparsi diverse volte su queste pagine in cui non abbiamo mancato di esaltarne il talento e la capacità di parlare alle nuove generazioni delle criticità dei nostri tempi.

Il brano si apre con trascinante giro di basso sostenuto da un ritmo spedito di batteria. Poco dopo entra in scena la voce che inizia la sua narrazione. Il sound del pezzo è freddo e minimale, quasi distaccato dalla vicenda raccontata. La chitarra interviene con note taglienti che definiscono la progressione degli accordi svelandone le trame.

Quando arriviamo al ritornello il pezzo cambia faccia riempiendosi di suoni ingrossati che si riversano sull'ascoltatore come una violenta tempesta. La voce che ripete we are lost souls vuole sottolineare la condizione condivisa della gente comune, impotente nei confronti del potere e che può soltanto unirsi ed aiutarsi vicendevolmente per potersi salvare.

Dopo questa sezione torniamo alla strofa che rimane sulla stessa intensità espressiva del ritornello. I suoni ora sono forti e decisi come a voler mantenere alta la soglia di allerta dell'ascoltatore. Siamo affascinati dalla originale progressione armonica degli accordi che ci sorprende ad ogni passaggio, soprattutto nella variazione posta a metà brano.

La canzone ha un'evoluzione davvero interessante perché dai toni algidi ed ermetici dell'inizio si trasforma in un brano corale e caldo che sta a simboleggiare l'importanza dell'essere solidali gli uni con gli atri in questi tempi di difficoltà che stiamo vivendo.

Possiamo sentire la forza nelle voci che verso la fine del brano si stagliano in aria come un grido di pace e unificazione. Il brano si chiude con le note della chitarra che riecheggiano sopra il rumore del mare, lo stesso mare che stiamo tutti attraversando sulla stessa barca.