CLINTON N - Circles

20.12.2022

Immaginiamo tutti che dopo la morte ci sia qualcosa che non è possibile conoscere durante la nostra permanenza su questo pianeta. Si leggono spesso articoli di persone che sostengono di aver avuto visione dell'aldilà in seguito al superamento di uno stato di coma o conseguente ad esperienze di premorte. 

Tutte le religioni hanno ipotesi su quello che avviene quando si smette di esistere e sono tutte contrastanti tra loro. Non c'è modo di sapere chi sia in torto e chi abbia ragione su questo argomento. 

Esistono momenti in cui senza un particolare motivo ci ritroviamo a pensare alle diverse possibilità e ci piace immaginare che la vita non finisca quando chiudiamo gli occhi definitivamente. L'unica cosa di cui possiamo essere sicuri è che un giorno lo scopriremo.

Questo tipo di riflessioni, che interessano ognuno di noi almeno una volta nella vita, hanno origine ogni qualvolta che i nostri sensi vengono rapiti da un sentimento trascendente che predispone il nostro animo a pensieri più profondi che portano ad interrogarci sui misteri del cosmo e l'origine della vita. 

Questo tipo di stimolazione mentale può avvenire scrutando l'infinito del cielo o uno spettacolo naturale, ma anche attraverso le sensazioni che un certo tipo di musica può indurre.

Clinton N è un artista originario di Honk Hong che vive in Irlanda dove produce la sua musica. L'ultimo singolo rilasciato dall'artista si chiama Circles ed è un evocativo brano di musica elettronica in grado di suscitare emozioni molto intense in chi lo ascolta.


Il brano è permeato da aura quasi mistica e trascendente in cui i suoni eterei che la compongono sembrano dita affusolate che si avvicinano a noi, come ad accarezzare i nostri sensi, inducendoci ad uno stato riflessivo in cui la mente si sente libera di vagare ed immaginare luoghi lontani e sconosciuti, trasportata dalle ali dell'inconscio.

Il testo minimale della canzone descrive immagini dal forte significato simbolico, evocative di un linguaggio misterioso che riusciamo ad interpretare pur non conoscendone la lingua madre.

Il brano ci racconta di foglie d'oro che cadono da un albero e rimangono sospese in aria, galleggiando in circolo, la speranza di un miracolo, la ricerca di sentimenti e il dubbio se abbracciarli o lasciarci andare anche noi come le foglie, in circoli, come un moto perpetuo che ci congeda dalle nostre pene.

La musica, dolce ed intensa allo stesso tempo suggerisce questo moto circolare in cui simo tentati di entrare mettendoci così in comunione col movimento dell'universo e degli astri che si ripete da sempre nell'infinità dello spazio, in totale assenza di gravità, in cui non c'è ne gioia né dolore ma solo un indefinito senso di pace che sappiamo poter durar per sempre.