CHILD ACTRESS Beloved

05.09.2023

Immaginiamo di stare camminando in una vallata erbosa. Il cielo è azzurro, ma ci sono delle pesanti nuvole che si muovono lentamente spinte da un vento leggero che soffia da sud. Sono i primi giorni di Settembre, ma il calore dell'estate sembra una ricordo ormai lontano. L'aria è fresca e pungente e odora di terra. Mentre camminiamo ci guardiamo intorno: non c'è nessuno altre a noi.

C'è solo il rumore del vento che si è alzato che e ora fa vibrare i nostri vestiti. Probabilmente verrà a piovere. Cominciamo a correre per cercare riparo e durante la nostra fuga abbiamo l'impressione che in realtà stiamo scappando da noi stessi e dal nostro passato. Improvvisamente sentiamo riaffiorare quel senso di colpa indecifrabile che ci ha accompagnato per tutta la vita e che ora sembra assumere un senso sinistro e inquietante che non vogliamo mettere a fuoco. Più veloce, dobbiamo correre più veloce.

L'introduzione di questo articolo ci è stata ispirata dall'ascolto dell'ultimo singolo del progetto musicale Child Actress intitolato Beloved. Questo affascinante e misterioso brano sembra la descrizione di un sogno ambiguo e inquietante in cui vengono mescolate e confuse tra loro le cause e gli effetti delle azioni descritte, e in cui le persone che appaiono nella narrazione, si scambiano i ruoli confondendo gli amici con i nemici.

Il brano inizia con un magico e seducente suono di campanelli che trillano nell'aria come a richiamare entità invisibili della natura. All'improvviso appare un giro di basso a cui fa seguito l'ingresso della batteria che si produce in un a ritmica cavalcante incentrata sui profondi suoni dei timpani. La voce eterea e delicata della cantante si inserisce in questo contesto con note lunghe quasi sospirate.

Un seducente sax interviene con frasi evocative che fanno salire la tensione emotiva del pezzo in un crescendo che ci porta al ritornello. In questa sezione una chitarra effettata col chorus accompagna la melodia della voce che diventa più dinamica e descrittiva. La nuova strofa procede con la stessa enfasi che ha accompagnato i primi versi, ma ora è arricchita dalla chitarra e dalle tastiere che gonfiano l'ambiente con la loro penetrante influenza.

C'è un'atmosfera mistica che domina la traccia, siamo coinvolti in un a narrazione misteriosa, evocativa di immagini ambigue e simboliche che ci affascinano con la luminosità della loro essenza. Il sound del pezzo è davvero originale: suggestioni grunge e venature jazz si mescolano al pop in questa traccia che si configura come un esperienza sonora gratificante e catartica.

Percepiamo delle eco del rock più sperimentale degli anni '90 arricchito da un gusto per i dettagli decisamente marcato. Nella seconda metà della traccia la linea vocale raggiunge un'espressività ancora più intensa grazie ad un'emissione a voce piena con cui si abbandona a complesse evoluzioni. Il brano si spegne sulle vivaci note delle tastiere e del sax chiudendo elegantemente la traccia.

Un pezzo intenso ed evocativo permeato da un fascino arcano.