CENTERSHIFT - The Ride

09.09.2023

Quando la mattina apriamo gli occhi non sappiamo cosa ci riservi la giornata. Viviamo seguendo la nostra routine e pensiamo di avere tutto il tempo del mondo per stare con le persone che amiamo e fare quello che più ci piace, ma non è così. Purtroppo a volte possono accedere fatti che stravolgono completamente la nostra vita e che ci fanno mettere tutto in un'altra prospettiva.

Quando apprendiamo che quel caro amico che non vedevamo da tempo e che ci eravamo ripromessi di andare a trovare, ha avuto un incidente e ha perso la vita, capiamo che forse non è vero che abbiamo a disposizione tutto quel tempo. Ovviamente ci sentiamo in colpa per aver trascurato quel rapporto e avremmo voluto dire a quella persona quanto tenevamo a lei, ma ora è troppo tardi.

Le considerazioni che hanno aperto questo articolo sono ispirate all'ultimo singolo della band Centershift che con il brano The Ride, ci regala una canzone che ci spinge a non tacere i nostri sentimento verso chi ci è intorno perché potrebbe arrivare un giorno in cui sarà troppo tardi per farlo.

Il brano inizia con poche note eseguite dalla chitarra che si ripetono in modo grave, come ad annunciare tristemente una brutta notizia. Improvvisamente entra in scena tutta la band, supportata da un muro di suono enorme che ci presenta il ritornello. I suoni rimbombano come voci nella testa urlanti, il tempo è lento e cadenzato e la melodia della voce è sofferente e struggente.

Dopo questo prologo ascoltiamo la strofa in cui le dinamiche si attenuano per lasciare spazio alla narrazione. Le chitarre eseguono degli arpeggi malinconici che girano intorno alla melodia della voce la quale alterna un cantato delicato ad episodi rabbiosi che esprimono dolore e frustrazione. Si respira un clima di risentito rimpianto in questa traccia che ha l'aspetto di una riflessione interna sulla fragilità della vita e sulla crudeltà del fato.

Pur sviluppandosi su un apparato armonico ricco ed elaborato, il sound del brano è pesante e le melodie sembrano trascinarsi a fatica nel corso della canzone. E' come se improvvisamente la nostra vita fosse cambiata per sempre ed ora dobbiamo portare con noi un pesante fardello fatto di rimorsi e senso di colpa. Nella seconda metà del pezzo c'è una variazione in cui i toni schizzano verso l'alto come a voler enfatizzare quei sentimenti.

Mentre ascoltiamo questo brano immaginiamo di trovarci su un'enorme ruota che gira lentamente mentre noi corriamo a destra e a sinistra incuranti del percorso della stessa. Siamo troppo presi dalle nostre attività per vedere o capire il disegno generale che si realizza sotto i nostri occhi.

Quando il brano termina ci si ritroviamo a fissare il vuoto mentre realizziamo quanto anche noi diamo per scontato tutto quello che abbiamo senza pensare che potrebbe esserci portato via quando meno ce lo aspettiamo.