CARSON ADAY - Chest Pain
E' un triste pomeriggio di Novembre, fuori piove e fa freddo. Avvolti in una coperta stiamo in piedi davanti alla finestra e contempliamo il grigiore della città. Il rumore di un tuono in lontananza rompe l'assordante silenzio della casa, rimasta vuota da quando lei è andata via. Con lo sguardo fisso nel vuoto ripensiamo ai momenti di gioia che abbiamo passato con quella persona con cui ora non parliamo più.
Sono passati già diversi mesi, ma il dolore non si è ancora assopito e non siamo nemmeno sicuri che questo accadrà mai. L'unica cosa che è rimasta di quella relazione sono i ricordi che tornano continuamente a tormentarci. La pioggia continua a cadere e noi appoggiamo la fronte al vetro della finestra e cominciamo a piangere.
Le malinconiche parole che hanno aperto questo articolo ci sono state ispirate dall'ascolto dell'ultimo singolo di Carson Aday intitolato Chest Pain. Il giovane artista con questo brano ci consegna una meravigliosa canzone acustica in cui chiunque abbai sofferto per amore può immedesimarsi.
La voce bassa e calda di Carson apre il brano che comincia svelarsi lentamente attraverso un dolce arpeggio di chitarra acustica. Il tono della voce è calmo e confidenziale, come una confessione fatta a tarda notte e sottovoce mentre tutti dormono. La linea vocale disegna una melodia semplice, ma assolutamente non banale che solletica la nostra attenzione con le sue morbide modulazioni. Il ritornello evoca immagini di vita felice di una coppia che trascorreva le giornate al lago o che si abbandonava a balli intimi nella cucina di casa.
Si percepisce una grande tristezza e un velo di dolorosa nostalgia nella voce di Carson che continua a raccontarci la sua storia di amore perduto. Quello che abbiamo ascoltato fino ad ora è già un bellissimo brano, ma verso la metà del secondo minuto di durata assistiamo ad una svolta che lo rende indimenticabile. Dopo il secondo ritornello la musica comincia crescere di intensità con la comparsa di archi che ne aumentano enormemente il respiro seguiti da un cambio di tonalità che fa venire la pelle d'oca.
L'ultimo ritornello ci sorprende con l'aggiunta di voci che vanno ad armonizzare la linea principale creando un effetto di grande impatto, è come se avessimo aperto delle pesanti tende di velluto nero per entrare il sole dalla finestra e noi ci sentiamo come come investiti da un'ondata di luce abbagliante. In quest'ultima sezione la voce di Carson non è più sommessa, ma abbraccia con passione e sentimento la stupenda melodia del brano.
La canzone si chiude con due accordi che che si posano leggeri su noi come una piuma che lentamente tocca terra dopo aver volteggiato a mezz'aria. Cosa possiamo aggiungere? Capolavoro!