CARL LIUNGMAN - Shine

18.01.2023

Comporre un brano è un atto creativo in cui l'artista svela sé stesso. La musica, in quanto espressione della sensibilità del suo creatore, riflette gli stati d'animo e le emozioni di chi sente l'impulso di comunicare e quello che ascoltiamo alla fine di questo processo è una porzione significativa della personalità dell'autore. 

Ogni artista nel corso della sua carriera affronta un'evoluzione che è l'istantanea di quel particolare periodo. Il corso degli eventi, gli imprevisti, gli incidenti di percorso, tutto concorre a forgiare la sensibilità artistica del musicista che può approdare ad un procedimento espressivo anche estremamente dissimile dal suo abituale modo di scrivere ed eseguire. 

L'ispirazione per un brano è quindi qualcosa di contingente che si manifesta attraverso il sentire in un dato momento e la sua concretizzazione in musica è necessariamente subordinata alle variabili casuali e non programmabili.

Carl Liungman è un pianista e compositore che con il suo ultimo album Shine ci regala un disco intimo e profondo di grande valore artistico. Con questo album l'artista ci trasmette le sue emozioni attraverso tredici intensi componimenti che fanno luce sulla personalità di un musicista ispirato e creativo.

Nella mente dell'artista i brani che compongono Shine hanno cominciato a prendere forma durante la stesura del disco precedente, come a volersi fare strada in maniera prematura, spinti da un'urgenza espressiva che fremeva per la sua volontà di rappresentazione. 

A differenza del suo predecessore Born, realizzato con un Gran Piano in uno studio di registrazione, Shine è stato concepito nell'intimità delle mura domestiche con un piccolo pianoforte. Nelle parole del musicista Shine rappresenta una sorta di diario personale, frutto della sua maturata esperienza degli anni '10 del 2000, che ha portato a questa specifica modalità compositiva. 

Come un vino invecchiato i pezzi che troviamo su Shine sono composizioni che decantano le esperienze e le suggestioni dell'artista, filtrate attraverso quel preciso momento, che trovano finalmente voce in questa affascinante raccolta.


Lo stile del pianista è caratterizzato dalla commistione di diverse influenze fra cui troviamo la musica Neoclassica, il Minimalismo moderno, il virtuosismo e le suggestioni pop che si concretizzano in brani che si presentano al mondo come figli naturali della sensibilità del suo autore.

Il tocco del pianista è forse l'elemento più importante di questo album in cui il gioco delle dinamiche e il silenzio tra le note rappresentano un dialogo interno che ha deciso di uscire alla luce del sole per rivelare la sua nuda essenza, scevra da filtri formali e imposizioni accademiche.

L'intero album può essere visto come un'esperienza conoscitiva che non si fregia di inutili virtuosismi e dove, tra la semplicità delle sue melodie, possiamo trovare il nucleo pulsante di una personalità artistica che fa della sua sincerità intellettuale la chiave di lettura dell'intera opera.