BROMSEN - The Photograph
Chiunque abbia preso in mano una chitarra o un altro strumento musicale durante l'adolescenza ha sognato di poter diventare ricco e famoso. Il mondo dalla musica in generale ed il rock in particolare esercitano sui giovani un fortissimo fascino, lusingando i musicisti in erba con prospettive di gloria e notorietà in cui potranno avere soldi e donne in quantità.
L'emozione di trovarsi su un palco, l'essere applauditi ed il calore del pubblico rappresentano quasi una droga per chi desidera vivere di musica. Purtroppo però l'ambiente musicale è spietato e la diffusione delle piattaforme gratuite di fruizione di brani ha reso la vita dei musicisti ardua.
I locali pagano poco o niente e la vendita di magliette e dischi ai concerti produce risultati esigui. Molte persone raggiunta una certa età gettano così la spugna orientandosi frustrati ad un mestiere di tipo tradizionale che possa provvedere al loro mantenimento.
L'ultimo singolo dei Bromsen si intitola The Photograph ed è una canzone che parla dei sogni di gloria e rock'n'roll ormai abbandonati, ma mai sopiti del tutto, che rimangono nel cuore di ha sperato di sfondare con la propria musica.
I Bromsen sonno una band elettro-pop di cui abbiamo già tessuto le lodi in concomitanza dell'uscita del loro primo singolo, Merryman, che aveva attirano la nostra attenzione con il suo sound frizzante e coinvolgente.
In questo nuovo episodio la band si cimenta con un argomento che molti troveranno familiare. La canzone parla di quella particolare scintilla che non abbandona mai chi ha coltivato con costanza la passione per la musica. Il brano si esprime attraverso le suggestioni elettroniche di matrice anni '80 che caratterizzano il sound del gruppo.
Il tempo dance della traccia cattura come di consueto, facendoci appassionare al brano con la dinamica spinta in avanti che le vibrazioni di questa canzone producono. Se su Merryman il cantato era improntato principalmente sulle tonalità basse e profonde della voce, qui possiamo apprezzare un range vocale più esteso che raggiunge note molto più alte conferendo al pezzo una maggiore apertura.
La fotografia a cui fa riferimento il titolo di questa canzone è la metafora del ricordo di quelle aspirazioni giovanili sfumate che come un'immagine su pellicola, tende a sbiadire nel tempo, ma rimane comunque viva e presente in noi.
Il brano descrive un certo tipo di esaltazione che ci raggiunge quando qualcosa ci colpisce facendo riemergere in noi quei brividi che abbiamo provato in gioventù quando una vita di rock'n'roll era ancora una possibilità di verosimile realizzazione.
Questo particolare tipo di gioiosa follia potrebbe colpirci ascoltando questo brano in auto, mentre tristi e depressi ci rechiamo al supermercato per comprare dei pannolini o dei detergenti per la casa, ricordandoci che il rock non muore mai e che noi ne abbiamo fatto, anche se temporaneamente, parte!