BRASS CAMEL - Brass

04.10.2022

È difficilissimo costruire un rapporto di fiducia con persone che non si conoscono, tanto più se sono persone che ci seguono per ciò che facciamo (per i nostri talenti, il nostro lavoro, le nostre capacità) ma non ci conoscono ancora, non sanno nulla davvero di noi.

 Quante volte apprezziamo il lavoro di una persona solo per scoprire poi che quello che ci ha conquistati non era che una perla in una marea di cose che non ci piacciono? Creare fiducia, è questa forse la cosa più difficile in assoluto. Dare alle altre persone il tempo di conoscerci, di capirci e di valutare se siamo ciò che fa per loro.

Ecco allora i canadesi Brass Camel, da Vancouver, un gruppo art-rock unico nel suo genere che fonde prog-rock, funk e blues rock degli anni Settanta in un suono nuovo e pieno di freschezza. 

Formati all'inizio del 2018, i Brass Camel sono il frutto della mente di Daniel Sveinson, musicista rinascimentale che ha iniziato ad andare tournée all'età di 11 anni e si è esibito con Les Paul e perfino all'Apollo Theatre di New York, insieme al talento del bassista Curtis Arsenault, il batterista Wyatt Gilson e i musicisti ospiti. 

La band ha partecipato a una serie di spettacoli traboccanti di pubblico a Vancouver e ha condiviso il palco con gruppi come Big Sugar, Songhoy Blues e Hey Ocean al Commodore Ballroom e al Rickshaw Theatre. Con "Brass", il loro album di debutto, i Brass Camel cercano di portare il loro suono unico e ricercato ai fan di questi generi e della musica di tutto il mondo.

Daniel Sveinson dichiara: 

"Nel periodo compreso tra la genesi di Brass Camel e la fine del 2021 abbiamo lavorato instancabilmente alla creazione di uno spettacolo teatrale e di un suono unici che ci hanno permesso di veder crescere una fedele fanbase ai nostri spettacoli di apertura a Vancouver (autopromossi con la nostra Dromedario Productions) prima di personaggi famosi come Gordie Johnson dei Big Sugar che nel 2021 ha nominato i Brass Camel la sua band preferita in Canada. 

Entro la fine del 2021 sapevamo che era giunto il momento di catturare la nostra energia dal vivo in studio e nei primi giorni del 2022 abbiamo trascorso tre lunghi giorni negli storici Afterlife Studios registrando chitarra, basso, batteria, piano, organo Hammond e batteria orchestrale. 

Da lì abbiamo riportato le cose nel nostro studio, Camelot, dove abbiamo trascorso un mese e mezzo di notti instancabili e mattine presto a tracciare voci, sovraincisioni di chitarra e sintetizzatore."

La band ha organizzato una festa prog-rock sul suo nuovo album "Brass", rilasciato in streaming poche ore prima di un grande spettacolo di presentazione e ripresa video al The Wise Hall in Adanac Street. 

L'album è composto da nove canzoni e vi riecheggiano i suoni di Yes, Rush e dei Queen, una stravaganza math-rock con riff fortificati dal funk e alcuni momenti che ci fanno sentire tutta la potenza delle corde vocali del cantante. Adesso la band, composta da tre membri, mira ad espandere la famiglia con un secondo chitarrista e un tastierista.

Durante la registrazione di "Brass", un membro è stato colpito da una tragedia familiare: il fratello di Sveinson purtroppo è mancato. Daniel Sveinson ha detto che è stata la cosa più difficile che abbia mai dovuto affrontare e che pensa di aver incanalato molto di quel dolore nella sua produzione in studio.

Le canzoni di "Brass" si sono unite in modi diversi: alcune hanno necessitato di anni di preparazione, altre sono arrivate spontaneamente alla fine dei giochi. Il brano "King for a Day", ad esempio, celebra uno degli arrangiamenti più complicati dell'intero album, ma è stato scritto in circa un'ora di tempo, così come "Last Flight of the Vulcan". La canzone più "vecchia" invece ha visto già la nascita intorno al 2019.